Apoteosi - Apoteosi (1975) [Flac][TNTVillage]

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  • Artist: Apoteosi
  • Format: flac - lossless

Apoteosi - Apoteosi (1975) [Flac][TNTVillage] (Size: 205.67 MB)
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 01. Embrion.flac13.48 MB
 02. Prima realtà _ Frammentaria rivolta.flac83.27 MB
 03. Il grande disumano _ Oratorio (corale) _ Attesa.flac50.17 MB
 04. Dimensione da sogno.flac20.17 MB
 05. Apoteosi.flac34.79 MB
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Description

Apoteosi - Apoteosi




.: Dati Album :.

Gruppo: Apoteosi

Titolo: Apoteosi
Anno: 1975
Genere: Rock Progressivo Italiano
Etichetta: Mellow Records
Numero di catalogo: MMP 139
Durata: 35:41.000 (mm:ss.ms) [94 418 100 campioni]
Formato: EAC V0.95 (secure mode) | FLAC + CUE + LOG + M3U + ACCURIP + FOO_DR + ARTWORK | 216 MB





01. Embrion
02. Prima realtà / Frammentaria rivolta
03. Il grande disumano / Oratorio (corale) / Attesa
04. Dimensione da sogno
05. Apoteosi

.: Credits :.

Arranged by: Apoteosi
Bass, Flute, Art Direction [Artistic Production]: Federico Idà
Drums [Rogers]: Marcello Surace
Engineer: Franco Patrigniani
Engineer [Assistant]: Marco Streccioni
Guitar, Vocals: Franco Vinci
Keyboards, Synth [ARP]: Massimo Idà
Producer: Salvatore Idà
Vocals: Silvana Idà
Produced for: Said Record

.: Recensione :.
Come molti gruppi Prog del meridione continentale (esclusi Tito Schipa Jr e la Festa Mobile), anche gli Apoteosi arrivarono tardi in sala d’incisione.
In più, il quintetto calabrese capitanato dai tre fratelli Idà (Federico, Massimo e Silvana) non ebbe visibilità dal vivo, rimase distante dal movimento Controculturale e pubblicò un solo disco omonimo a distribuzione molto limitata, per non dire locale.

Eppure, malgrado l’assenza di conflittualità, se menzionaste l'album a qualunque collezionista di Prog, gli provochereste sicuramente un sussulto e questo non solo perché oggi il vinile è molto ricercato, ma perché in fondo, ha i suoi buoni motivi per esserlo.

Anche se molti testi attribuiscono alla band origini romane, in realtà gli Apoteosi provengono da Palmi, il più popoloso centro abitato della Calabria dopo Reggio.
Dalle loro biografie si evince che iniziarono a suonare giovanissimi. Per esempio, il chitarrista Franco Vinci, costituì la sua prima band, “The Green Age”, a soli 17 anni per poi unirsi agli Idà l’anno successivo insieme al batterista Marcello Surace.
Il tastierista Massimo Idà invece, formò con i fratelli il primo nucleo degli Apoteosi addirittura a sei anni, alternando gli studi classici al lavoro di fonico, turnista e arrangiatore nello studio del padre Salvatore Idà, proprietario della Said Records.
E fu proprio per quella minuscola casa discografica che nel 1975 vedrà la luce l’unico album del gruppo, prodotto da papà Salvatore, curato artisticamente da Federico Idà (purtroppo scomparso qualche anno fa) e registrato nel solo mese di febbraio agli studi Sonic di Roma.

Pur nella modestia della produzione, il disco non sfigura in nulla e probabilmente in quello risiede il suo grande fascino collezionistico.

La copertina di Ociridef Ormissam (scherzosamente Massimo e Federico scritti al contrario) è sobria ma comunque apribile e con al suo interno informazioni, foto e testi.
In circa 35' di musica, incontreremo 8 brani, di cui cinque accorpati in due suites rispettivamente di 14 e 8 minuti.
L’incisione è sorprendentemente tonica e bilanciata, cosa non comune alle produzioni minori.
La grande sorpresa però, è rappresentata dall'eccellente perizia tecnica degli strumentisti che danno prova di una professionalità e di un affiatamento davvero inaspettato, soprattutto considerata la loro giovane età (Massimo aveva appena 14 anni e visto in foto fa quasi tenerezza.).

Musicalmente, se mettiamo da parte una certa frammentarietà compositiva (di cui comunque i musicisti erano ben consapevoli), gli “Apoteosi”, avrebbero potuto tranquillamente competere con bands molto più blasonate e sicuramente fu un peccato per il Prog italiano non aver mai potuto apprezzare un sequel di questo primo lavoro.

Comunque, il dado era tratto e malgrado lo scarso riscontro del disco, almeno due quinti del gruppo sarebbero stati destinati a una brillante carriera personale: Massimo Idà collaborerà con artisti quali Paola Turci, Massimo Ranieri, Adriano Pappalardo, Tiziana Rivale, Tito Schipa jr e Nek, e Franco Vinci con Cristiano Malgioglio, Mietta, Bobby Solo e una pletora di artisti in Germania, Francia e Giappone.

Tornando al 1975, sin dalle prime note dell’intro “Embrion”, si capisce che la band non scherza in fatto di abilità tecnica: un crescendo di basso e tastiere sfocia in un insieme strumentale dal sapore mediterraneo che, in soli due minuti e mezzo, chiarifica senza ombre di dubbio le potenzialità dinamico - espressive del quintetto.
La successiva suite “Prima realtà / Frammentaria Rivolta”, tra stacchi Prog e ampie aperture melodiche supportate dalla piacevole voce di Silvana Idà (purtroppo leggermente arretrata acusticamente), accompagna molto piacevolmente l’ascoltatore alla seconda facciata che si rivelerà perfettamente organica alla prima con in più un corale (“Oratorio”) e un finale in stile jam-session (“Apoteosi”).

La più parte delle critiche a questo lavoro verte sulla scarsa originalità del suo linguaggio ma, ad essere onesti, io non sarei così rigido.
E’ pur vero che per certi versi il sound richiama i Camel, il Banco o la Premiata (es: la parte centrale di “Frammentaria Rivolta” ha davvero molte asonanze con “Celebration”), ma dalla maggior parte di questo 33 giri emerge una vena fresca e personale in grado di esplorare tutte le melodie proposte da ogni angolatura possibile.

I testi non sono particolarmente incisivi ma, considerando l'età degli autori e il contesto generale del lavoro, è una pecca a cui si può soprassedere.
In sostanza, andrei sicuramente cauto a definire Apoteosi un “vero gioello del Prog made in Italy” (cfr: “ 70 e dintorni”), ma neppure affibbiargli solo due stelle.
Siamo al cospetto di un tassello discografico più che dignitoso che ben riflette la trasformazione del Prog di quegli anni.
I più scettici, lo considerino al più un valido biglietto da visita di due ottimi musicisti tutt’ora in attività.
-John's Classic Rock (John Nicolò Martin)

.: Dati Tecnici :.



.: Analisi MasVis 1.2 :.



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