[BluRay Rip 720p - ITA AC3] kill bill vol 1 (2003) mkv

Titolo originale: Kill Bill - Vol.1
Nazione: Usa
Anno: 2003
Genere: Azione/Commedia/Thriller
Durata: 110'
Regia: Quentin Tarantino



Bill è il boss di una banda di killer tutta al femminile, che come nomignoli hanno nomi di serpenti velenosi. Il film racconta la resurrezione della "Sposa" (Uma Thurman), uccisa il giorno delle nozze proprio da Bill, suo capo e amante. In realtà non è morta ma è rimasta in coma cinque lunghi anni. Quando torna alla vita il suo abiettivo è solo uno: uccidere Bill.



Uma Thurman, David Carradine, Daryl Hannah, Michael Madsen, Vivica A. Fox, Lucy Liu, Samuel L. Jackson.



Il bello dell'arte di Tarantino è di alimentarsi delle proprie contraddizioni.
Se è vero che in "Kill Bill" la costruzione è relativamente lineare, che i dialoghi sono meno evidenti nella loro dissacrante spregiudicatezza, è anche perché in "Kill Bill" tutto è teso al trionfo del linguaggio e della sua "disinvoltura". All'originalità paradossale dei suoi personaggi, delle situazioni, dei dettagli stranianti. "Kill Bill" è l'arte della spudoratezza. Che consiste nell'agitare in uno straordinariamente divertito frullatore mentale gli ingredienti dei quali si è abbuffato Tarantino; arti marziali cinesi, kung-fu e Bruce Lee, yakuza e samurai, ma anche spaghetti western, e tanto cartoon in atmosfera manga giapponese.
Di tr{spam link removed}onale, "Kill Bill" ha solo la sua storia, che è una classica faccenda di vendetta; con molto delirio alla David Lynch e tanto turbamento alla Cronenberg nell’ottima prima parte.
Il Bill da uccidere del titolo è David Carradine; ma lo vediamo soltanto di straforo e bisognerà attendere il seguito così come per giudicare certe altre vicende.
La violenza è tutta al femminile: Uma Thurman è bravissima a non mollare un solo fotogramma oltre che a collezionare cadaveri, ma colei che entra nel "cult" è la glaciale diciassettenne Gogo (Chiaki Kuriyama), esile quanto terrificante guardia del corpo della capo mafia, vestita in uniforme da collegiale in gonnellino scozzese.
Di un film nel quale gli "estremi espressivi" si toccano come non mai, si può dire di tutto: che è squilibrato e compiaciuto, fine a sé stesso ed infantile. Che non è il migliore del suo autore. Ma, verrebbe da dire tarantinamente, chi se ne frega?
Dell'autore postmoderno, poeta trash e divertito della cultura pop si è detto fin troppo. "La vendetta non e mai una linea retta; è una foresta nella quale bisogna sapere biforcare per mostrare l'indicibile", conclude nel film il maestro Hattori Hanzo.
L'arte di Tarantino in "Kill Bill" si costruisce sulle medesime qualità: quelle che servono per biforcare con tutti i mezzi a disposizione alla ricerca delle più indefinibili e felici libertà di espressione.


http://www.youtube.com/watch?v=P_ZeisTC4W4