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Bruce Springsteen - High Hopes (2014)[MT] (Size: 131.47 MB)
Description
Scheda Album: Bruce Springsteen - High Hopes (2014)
Titolo Album: High hopes Artista: Bruce Springsteen Data di pubblicazione: 19/11/2013 Durata: 56 minuti e 24 secondi Genere: Rock Dischi: 1 Tracce: 12 Produttore: Ron Aniello, Brendan O'Brien, Bruce Springsteen Etichetta: Sony Music - Columbia Track List: 01 - High Hopes 04:57 02 - Harry's Place 04:04 03 - American Skin (41 Shots) 07:23 04 - Just Like Fire Would 03:56 05 - Down In the Hole 04:59 06 - Heaven's Wall 03:50 07 - Frankie Fell In Love 02:48 08 - This Is Your Sword 02:52 09 - Hunter of Invisible Game 04:42 10 - The Ghost of Tom Joad 07:33 11 - The Wall 04:20 12 - Dream Baby Dream 05:00 Recensione: Non c’erano grandi speranze per questo album, nonostante il suo titolo. Invece, sorpresa, Bruce Springsteen ha confezionato forse il suo disco più dritto e smaccatamente rock degli ultimi 10 anni, una raccolta omogenea nella disomogeneità. Non c’erano “High hopes” a partire dall’annuncio della canzone portante, una cover già incisa negli anni ’90 e rispolverata nel tour australiano dello scorso marzo. A leggere la tracklist, poi: 12 brani, di cui altre due cover, in totale 4 canzoni già pubblicate e di cui 2 che sono praticamente delle auto-cover di brani molto noti (“The ghost of Tom Joad”, che diede il titolo all’album, e “American Skin (41 shots)”). Pronti, via con la critica preventiva: I fan hanno scatenato il loro lato più intransigente. Gli “hater” hanno rispolverato la loro teoria: dal vivo non si discute, ma Springsteen non azzecca un disco da secoli. Ora, è chiaro che Springsteen ha abbondantemente superato il climax della sua produzione di studio anche se l’ultimo decennio ci ha regalato almeno due gioielli (“The rising” e le “Seeger Sessions”). Ma il peccato originario di “High hopes” è in realtà ascrivibile a “Wrecking ball”, che conteneva già due canzoni non inedite (la title-track e “Land of hope and dreams”) - scelta già al tempo accolta con scetticismo. Ed è altrettanto chiaro, come hanno notato i nostri cugini di Rockol.com, che nel mondo di Springsteen non si fanno i tour per promuovere i dischi, ma si fanno dischi per rimanere in tour: una regola orma valida per tutta l’industria, di cui il Boss è l’incarnazione più evidente. Nonostante le sue origini, “High hopes” non è una raccolta raccogliticcia, anzi. E’ appunto un disco di rock onesto, diretto, senza fronzoli. Ha meno coesione narrativa - non ha un tema vero e proprio - meno politica e meno folk rock che in “Wrecking ball”. Il motivo di cotanto rock è Tom Morello, musa ispiratrice dell’album (l’idea di rispolverare “High hopes” è sua), presente a svisare con la sua chitarra in 8 canzoni su 12. Pure troppo, in certi passaggi: la sua iniezione di energia è indubitabile, ma in più di un’occasione i sui assoli acidi suonano un po’ lontani dal calore delle E Street Band - che è presente tutta, presente e passata: compresi Clarence Clemons e Danny Federici, visto che tra le canzoni sono presenti brani incisi nel decennio scorso e terminati oggi. Dato che si riflette anche nei crediti di produzione, divisi tra Brendan O’Brien (che ha lavorato con il Boss da “The Rising” fino a “Working on dream”) e Ron Aniello (“Wrecking ball”). Il disco è uscito il 14 gennaio - anche in un’edizione limitata che comprende un DVD con l’intero “Born in the U.S.A.” suonato dal vivo a Londra. Proprio Amazon nei giorni scorsi ha messo (per errore?) in vendita il disco in MP3 per qualche ora. Rockol.it Related Torrents
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