Duke.Nukem.Forever.Only.Italian.Repack[tntvillage][aPASSATORElease]

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Duke.Nukem.Forever.Only.Italian.Repack[tntvillage][aPASSATORElease] (Size: 3.79 GB)
 DNPISIEMPRI-Update1+Cura.exe64.56 MB
 IMPORTANTE!.jpg143.2 KB
 ChangeLog (Inglese).txt1.21 KB
 DNPISIEMPRI.iso3.72 GB
 DEVI LEGGERMI!.txt997 bytes
 aPASSATORElease.0 bytes


Description

DUKE NUKEM FOREVER
Repack 3,70GB
Solo Italiano Full
(Update1 allegato)

Requisiti minimi
OS: Windows XP/Vista/7
Processore: Intel Core 2 Duo a 2.0 Ghz / AMD Athlon 64 X2 a 2.0 Ghz
Memoria: 1 Gb
Memoria video: 256 MB
Scheda grafica: nVidia GeForce 7600 / ATI Radeon HD 2600
Sound Card: DirectX Compatible

Requisiti consigliati
OS: Windows XP/Vista/7
Processore: Intel Core 2 Duo a 2.4 Ghz / AMD Athlon 64 X2 a 2.6 Ghz
Memoria: 2 Gb
Memoria video: 512 MB
Scheda grafica: NVidia GeForce 8800 GTS / ATI Radeon HD 3850
Scheda audio: DirectX Compatible



Nel 1997, mentre Windows 95 animava gran parte dei PC del pianeta e Wipeout 2097 testimoniava la potenza dell’originale PlayStation, lo sviluppatore 3D Realms approffittava dell’E3 per annunciare il seguito
di Duke Nukem 3D, un FPS tanto sopra le righe da aver generato un piccolo culto di sostenitori, affascinati dalla dirompente personalità del suo rude protagonista. Per il seguito venne scelto il lungimirante
nome di Forever e prevista una ottimistica data di pubblicazione per l’anno successivo, grazie ai pregi del nuovo motore di Quake. Dopodiché il mondo procedette nella sua orbita, pensionando lo Shuttle,
inondando l’etere con il WiFi, ammorbandolo con Facebook e dicendo addio a floppy e tubi catodici.

MEGLIO TARDI CHE MAI
Dopo qualche lieve vicissitudine, e 15 anni di tempo, Duke Nukem Forever è finalmente arrivato, interrompendo un record di vaporware destinato a resistere quanto gli storici 400 metri di Michael Johnson. Ed
è arrivato con tutta la sfacciataggine del Duca, un personaggio probabilmente ignoto all’ultima generazione, ma facilmente riassumibile in un concentrato di muscoli e machismo in pieno stile Schwarzy anni
’80. Un energumeno pieno di sé e di steroidi, amato dalle masse, contornato da splendide e disponibili fanciulle e capace, nel primo episodio (in realtà il terzo, ndr), di fermare da solo una invasione
aliena a colpi di piombo e coloriti insulti. Difetti non temperati dal passare del tempo, tanto che Duke, dopo pochi istanti dall’inizio della nuova avventura, si getta nuovamente a capofitto nella lotta
contro l’impero Cycloid, colpevole di avere aggredito Las Vegas e di avere interrotto la sua sessione di “intrattenimento” con due procaci gemelle bionde. E così, dopo aver attraversato le vaste hall del
casinò Lady Killer, ripiene di statue, mezzibusti e quadri dedicati al salvatore del mondo, il giocatore si ritrova subito ad affrontare a calci e pugni gli sbirroporci, poliziotti mutanti, acquisendo man
mano il classico arsenale di fucili a pompa, pistole calibro 45, mitragliatori, lanciarazzi e fucili a rotaia che è lecito aspettarsi da un FPS dello scorso decennio.

COME AI BEI TEMPI
La meccanica di gioco di DNF è quanto di più classico si possa sperimentare: man mano che si procede nella avventura principale i nemici si fanno più armati, arrivano a sfruttare jetpack e teletrasporto,
costringendo il Duca a fare ampio uso di granate e mine, posizionabili anche direttamente sui nemici, che presi dal panico corrono verso i compagni producendo soddisfacenti fontane di sangue. A scandire il
passaggio tra i vari capitoli sono dei boss di fine livello sensibili esclusivamente ai proiettili esplosivi, opportunamente distribuiti dal motore prima degli scontri più colossali. A fare da contorno alle
armi più classiche sono un raggio congelante, utile ad ibernare gli avversari e a trasformarli poi in un cumulo di cubetti di ghiaccio dopo un solido cazzotto, e un fucile miniaturizzante, in grado di
ridurre i nemici alle dimensioni di un criceto e di allinearne il temperamento a quello di insetti timorosi di essere schiacciati come scarafaggi. Proprio la tecnologia aliena di riduzione delle dimensioni
varia la meccanica di un paio di livelli, in cui Duke, ridotto alle dimensioni di un plastico Big Jim, deve saltellare, novello Mario, tra i fornelli, i barattoli e le pentole di un fast food per sfuggire
all’ira di avversari tramutatisi in colossi. In un’altra sezione la miniaturizzazione non impedisce al nostro eroe di mettersi alla guida di una macchina radiocomandata per sfuggire da un palazzo in fiamme,
ma è nel momento in cui Duke prende possesso di un monster truck che emergono le sue doti di pilota e di “investitore”. A fare da intermezzo ad un campagna single player che si sposta da Las Vegas al deserto
del Nevada, e a una diga in cui risiede il generatore del portale alieno, è una vasta gamma di minigiochi non obbligatori, ma capaci di elevare l’ego del protagonista, sostituto della salute nell’economia
dei colpi ricevuti. Impegnandosi con slot machine, air hockey, basket e flipper si estende la durata del gioco fino a 15 ore, e si scoprono i tanti piccoli segreti disseminati nei livelli, tra cui spicca
l’armatura di Master Chief, bollata dal Duca come un accessorio per femminucce.

POLITICALLY SCORRECT
Il caratteristico humour del primo episodio è stato perfettamente replicato in questo secondo capitolo, risultando ancora oggi al di fuori dei canoni tipici del videogioco. La gamma di colpi con cui i nemici
storditi vengono finiti prevede l’estirpazione di corna e zanne (con conseguente reinserimento negli occhi dei malcapitati) la decapitazione di un pilota di jetpack reo di averci trascinato sulla torre più
alta della città, l’estrazione del bulbo oculare di un colossale ciclope con successivo inaffiamento a base di urina. Spesso i boss si prestano ad essere umiliati con colpi nelle parti più basse, colpi che
Duke non esita a rinforzare ingoiando gli steroidi trovati nelle mappe, mentre alle lattine di birra spetta il compito di produrre una visione sfocata, una maggiore resistenza ai danni e dei sonori rutti.
Nell’alveare della malefica regina, intenta a trasformare le più piacenti ragazze terrestri in incubatrici di mostruosità, si incontrano poi svariate figliole in topless, e tali succinti costumi sono
apprezzabili anche in una missione in cui il Duca deve recuperare alcuni oggetti a sfondo sessuale per procedere nell’avventura. Duke Nukem Forever è insomma un irriverente FPS vecchio stampo, munito di AI,
fisica e grafica un po’ datate, ma ancora capace di divertire per qualche ora e di donare qualche risata e molta nostalgia ai giocatori meno giovani.
(gamesvillage.it)


Masterizzare o montare su periferica virtuale il file immagine
[COLOR=red]Installare il gioco (non prima di aver letto i vari file "LEGGIMI" che ho incluso)
Installare l'update1 (incluso nella rella)
Giocare lanciando il gioco dall'icona del desktop.


DATI ISO
Nome iso:DNPISIEMPRI.iso
Dimensione:3,72 GB
Hash file:
CRC32: 5B03B410
MD5: A0D973FFC617B10D77ED735846E11F49
SHA-1: 45E19BB5B69FBBF8C897E07A530CCF88F5C30A5E

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