[DVD5 - Eng] Pink Floyd - Video Antology 3DVD SET

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Description

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Paese d'origine: Regno Unito Regno Unito

Genere: Rock progressivo, Rock psichedelico, Art rock, Hard rock, Acid rock, Space rock, British Invasion

Periodo di attività 1965 – 1995 [4] (reunion escluse)

Etichetta: EMI, Sony Music

Album pubblicati: 26

Studio: 14

Live: 4

Raccolte: 7

Sito ufficiale: pinkfloyd.co.uk e pinkfloyd.com



I Pink Floyd sono stati una rock band britannica formatasi nella seconda metà degli anni sessanta che, nel corso di una lunga e travagliata carriera, è riuscita a riscrivere le tendenze musicali della propria epoca e a diventare uno dei gruppi più importanti della storia del rock.



Sebbene agli inizi siano stati influenzati prevalentemente dal rock psichedelico e dallo space rock, il genere al quale appartengono è in prevalenza il rock progressivo. Caratterizzati da testi filosofici, esperimenti sonori, grafiche innovative e spettacolari concerti, hanno venduto oltre 210 milioni di dischi in tutto il mondo, di cui 74,5 milioni nei soli Stati Uniti d'America. I Pink Floyd hanno influenzato considerevolmente la musica successiva, dai gruppi progressive degli anni settanta, come Genesis e Yes, fino a musicisti contemporanei, come Nine Inch Nails e i Dream Theater.



Il gruppo, nato a Londra nel 1965, è formato dal cantante e chitarrista Roger Keith "Syd" Barrett, dal bassista George Roger Waters, dal batterista Nicholas Berkeley "Nick" Mason e dal tastierista Richard William "Rick" Wright. Nel 1968 si aggiunge al gruppo il chitarrista David Jon "Dave" Gilmour, che sostituisce Barrett, costretto ad abbandonare da problemi psichiatrici esacerbati dall'uso di droghe pesanti.



La band, dopo essersi fatta notare grazie a lavori di stampo psichedelico, raggiunge la maturità con Atom Heart Mother, e si afferma a livello mondiale con The Dark Side of the Moon ed i successivi album, tra cui Wish You Were Here e The Wall, che consegnano i quattro alla storia del rock. La formazione non subisce sostanziali cambiamenti fino al 1985, escludendo una parentesi in cui Wright figura solo come turnista. Nel 1985 Waters abbandona il gruppo; i membri rimanenti pubblicano successivamente altri due album in studio di notevole successo: A Momentary Lapse of Reason e The Division Bell. La formazione cessa la propria attività nel 1995, e si scioglie nel 2006, quando Gilmour nega ufficialmente la possibilità di una reunion. Con la morte di Wright, nel 2008, si spengono di fatto le speranze dei fan.



Indice

1 La storia

1.1 Le origini
1.2 L'era del diamante pazzo
1.3 Psichedelia e ricerca
1.4 I colori del progressive
1.5 La consacrazione del prisma
1.6 Il muro di Waters
1.7 L'era di Gilmour
1.8 La conclusione


2 Lo stile
3 I concerti
4 Influenze sulla musica successiva
5 Formazione

5.1 Musicisti di supporto


6 Discografia

6.1 Album in studio
6.2 Album dal vivo


7 Premi e riconoscimenti
8 Note
9 Bibliografia
10 Voci correlate

10.1 Persone
10.2 Film
10.3 Altro


11 Altri progetti
12 Collegamenti esterni

La storia

La formazione dei Pink Floyd, nel corso degli anni, è stata guidata da tre figure predominanti, ognuna delle quali ne ha influenzato in modo sostanziale il percorso artistico: si tratta, in ordine cronologico, di Barrett, Waters e Gilmour. Lo stile floydiano non ha però risentito significativamente di questi cambi di leadership, ed il sound che caratterizza la band è rimasto sostanzialmente inalterato e riconoscibile in quasi trent'anni di carriera.

Le origini



I Pink Floyd si formano a Londra nel 1965, quando Syd Barrett si unisce ad una band di studenti dell'Istituto Politecnico di Architettura della capitale britannica, per sostituire un cantante di nome Chris Dennis: il gruppo si chiama The Tea Set e in esso figurano Nick Mason, Roger Waters, Richard Wright e Bob Klose. La band riscuote un moderato successo, affermandosi come una delle più popolari formazioni dell'underground londinese alla fine degli anni sessanta.

La chitarra di Syd Barrett



Quando i Tea Set scoprono che il loro nome era già usato da un'altra band Barrett propone The Pink Floyd Sound, unione dei nomi di due bluesman: Pink Anderson e Floyd "dipper boy" Council, letti tra i crediti di un album di Piedmont blues. La parola "sound" viene presto abolita, mentre l'articolo "the" resiste fino al 1970, e viene usato per identificare i lavori dell'era Barrett. I due album del '69 riportano come nome della band "Pink Floyd", ma scrivono "produced by The Pink Floyd", mentre in Atom Heart Mother, del 1970, è scritto esattamente il contrario. David Gilmour, tuttavia, usa l'articolo fino al 1984.



Bob Klose lascia il gruppo dopo aver registrato solamente un demo, lasciando una formazione che vede Barrett alla voce e alla chitarra, Waters al basso, Wright alle tastiere e Mason alle percussioni. Syd comincia subito a scrivere canzoni, influenzato dalla corrente psichedelica che in quegli anni viveva il periodo di massimo splendore, e le sue creazioni vengono riprodotte nei frequenti concerti presso l'UFO Club, il Marquee Club e la The Roundhouse, locali simbolo della scena underground londinese.



Alla fine del 1966 la band viene invitata a contribuire alla colonna sonora del documentario Tonite Let's All Make Love in London, di Peter Whitehead, con i brani Interstellar Overdrive e Nick's Boogie, registrati nel 1967. Stralci di queste registrazioni si trovano nel film London '66-'67, uscito nel 2005, dello stesso regista. Con il crescendo della popolarità, nell'ottobre del 1966, il gruppo forma la Blackhill Enterprises, una società con i loro manager Peter Jenner e Andrew King, finalizzata alla distribuzione dei singoli Arnold Layne nel marzo del '67 e See Emily Play nel giugno dello stesso anno. Arnold Layne raggiunge la posizione numero 20 nelle classifiche britanniche e See Emily Play la numero 6, fruttando alla band la prima apparizione TV al Top of the Pops nel giugno '67.



L'era del diamante pazzo

Il 5 agosto dello stesso anno esce The Piper at the Gates of Dawn, il loro primo album. È considerato il primo esempio di musica psichedelica britannica, ed è stato generalmente elogiato dalla critica. Il disco è stato anche definito da alcuni critici come uno dei migliori album di debutto della storia del rock. Le tracce dell'album, prevalentemente scritte da Barrett, sono caratterizzate da testi poetici, spesso influenzati dal folk, e spaziano dalle ardite sperimentazioni sonore come Interstellar Overdrive a stravaganze come The Scarecrow. Prodotto da Norman Smith, l'album si piazza al 6º posto delle classifiche inglesi, anche se non eguaglia tale risultato oltreoceano, dove raggiunge solamente la posizione 131. Con questo lavoro i Floyd sono i primi a utilizzare dilatazioni e atmosfere di stampo fantascientifico, aprendo di fatto le porte alla stagione del rock cosmico. La band sperimenta, sempre in questo periodo, i primi light show, coinvolgendo il pubblico con proiezione di immagini, diapositive e l'impiego massiccio di un efficace impianto luci, che verrà nel tempo potenziato e perfezionato.



Con l'avvento della popolarità, lo stress della vita on the road e l'uso di droghe, in particolare LSD, minano la salute mentale di Barrett, e nel gennaio del 1968 David Gilmour si unisce alla band per aiutarlo nel suonare e cantare.

David Gilmour in concerto



Il comportamento di Barrett diviene presto insostenibile: sempre più frequentemente è assente alla realtà e, come testimoniano gli altri membri del gruppo, capitava che nel bel mezzo di un concerto cominciasse a guardare nel vuoto o decidesse di scordare la chitarra durante l'esibizione senza alcun motivo. Capitava anche che non si presentasse nemmeno all'esibizione. A lungo andare la band non conta più su di lui: l'ultimo concerto al quale prende parte si tiene il 20 gennaio 1968 a Hastings, viene escluso dal gruppo poco dopo. Questo evento coincide anche con l'addio dei manager Jenner e King, che decidono di restare con lui, pensando che la band non sia in grado di proseguire. Al loro posto subentra Steve O'Rourke, che rimane con i Floyd fino al 2003, anno della sua morte.



Dopo aver registrato due album come solista nel 1970, The Madcap Laughs e Barrett (prodotti da Norman Smith, co-prodotti e saltuariamente suonati da Gilmour, Waters e Wright), Barrett si ritira nella sua città natale, Cambridge, dove conduce una vita tranquilla fino alla sua morte, il 7 luglio 2006.



Psichedelia e ricerca

Con l'uscita di Barrett la band è condotta con pari peso da Gilmour, Waters e Wright, che si dividono i compiti sia di voce solista che di composizione: a Waters si devono composizioni in stile jazzistico, spesso caratterizzate da un riff di basso dominante, con testi complessi e simbolici; di Gilmour sono i brani di matrice prevalentemente blues, mentre a Wright si deve il muro sonoro di tastiere, in particolare l'organo elettronico di produzione italiana Farfisa Compact Duo Deluxe, usato fino al 1971. Questa collaborazione "alla pari" dei tre, con gli anni, subisce un lento degrado che porterà Waters, alla fine degli anni settanta, al ruolo di figura centrale, relegando gli altri membri a ruoli marginali.

A Saucerful of Secrets è il lavoro in cui compare la maggior quantità di esperimenti sonori nella discografia dei Pink Floyd: rumori elettronici, feedback, oscillatori e gli urli primitivi di Waters caratterizzano le tracce dell'album, che esce nel giugno del '68 e raggiunge la posizione numero 9 nel Regno Unito, mentre non figura nelle classifiche americane. In questo disco vi è ancora traccia di Barrett, autore di Jugband Blues e chitarrista in Remember a Day (registrata durante le sessioni di Piper) e Set the Controls for the Heart of the Sun. Nei brani rimanenti Barrett è sostituito da David Gilmour, che esprime uno stile chitarristico meno avventuroso e surreale, ma più elegante ed altrettanto caratteristico. Lo stesso anno i Floyd scrivono anche alcuni pezzi entrati nella colonna sonora del film The Committee di Peter Sykes nel 1968.



L'album Music from the Film More, datato 1969, nasce grazie al regista Barbet Schroeder, che chiede ai Floyd di creare la colonna sonora del suo film, More, che sarebbe uscito a maggio. Il disco, registrato in otto giorni, raggiunge la posizione numero 9 in Gran Bretagna e la numero 153 oltreoceano, anche se viene definito dalla critica "disomogeneo" e "irregolare". Pure i fan non accolgono molto positivamente l'album, definito troppo acustico e folkloristico, escludendolo idealmente dalla discografia della band in quanto colonna sonora.



Due brani dell'album, Green Is the Colour e Cymbaline, furono eseguiti dal vivo in quel periodo. Significativa è la seconda canzone per il fatto che in essa, per la prima volta, Waters critica il mercato discografico: questa tematica verrà da lui sviluppata anche in seguito, e sarà centrale in alcuni album successivi.



Ummagumma continua il discorso del lavoro precedente, caratterizzato da esperimenti sonori in perfetto stile psichedelico. La struttura dell'album è molto particolare: si tratta infatti di un doppio di cui un disc

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