[E-book ITA - epub-mobi-pdf] - H.P. Lovecraft - Le montagne della folliaseeders: 10
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Description"Dubitare di quanto rivelerò sarà inevitabile, ma se depennassi dal mio resoconto ciò che può sembrare incredibile o fuori del comune, non rimarrebbe alcunché". Durante una spedizione in Antartide, il protagonista viene a conoscenza, da un collega partito in avanscoperta, del rinvenimento di un'immensa catena montuosa e delle tracce di un'arcaica civiltà, le cui creature, ibernate, vengono battezzate "Antichi". Interrottesi le comunicazioni, il narratore, partito alla ricerca dei membri della spedizione dispersi, ne rinviene l'accampamento distrutto. In una successiva ricognizione, scoprirà i bastioni di una gigantesca città e l'ingresso di un tunnel scavato in quelle stesse montagne, ove vivrà avventure tali da condurlo sull'abisso della follia. Cosa nasconde realmente l'immensa distesa ghiacciata dell'Antartico? In un crescendo di suspense e di tensione, un viaggio che nessuno avrebbe dovuto compiere, una vera e propria discesa agli inferi alla scoperta di una verità che nessuno avrebbe voluto conoscere. L'autore Dipinto alternativamente come un malinconico recluso che non ha mai messo il naso fuori dal New England, come un omosessuale più o meno represso figlio di un massone complottatore, come un riciclatore dell'antica religione sumera spacciata per creazione letteraria, come un affiliato (assieme alla moglie) della setta di Aleister Crowley, Howard Phillips Lovecraft è uno dei maestri della narrativa americana in generale, e di quella fantastica in particolare. Nato nel 1890 a Providence, nel Rhodes Island, crebbe in una famiglia dai modi e dai gusti aristocratici ma dalle finanze dissestate: il padre Winfield Scott era un commesso viaggiatore famoso (alcuni direbbero famigerato) per la sua pomposità e morì prematuramente dopo anni di malattia mentale. Tranne che per pochi anni passati all'Hope College, Howard fu un autodidatta e visse l'infanzia in simbiosi con la madre Sarah Susan. Un ragazzone allampanato e solitario dall'aria malaticcia (più in là sarà anche riformato al servizio militare per "disturbi nervosi") che si buttava con entusiasmo febbrile nelle letture e a 7 anni già scriveva racconti ispirati alla mitologia classica e articoli scientifici. Durante l'adolescenza si appassionò talmente all'astronomia che fondò la rivista ciclostilata The Rhodes Island Journal of Astronomy e a 16 anni pubblicò un articolo sui fenomeni astronomici ricorrenti sul Tribune di Providence. Solo nel 1923 però inizia la sua collaborazione con le riviste dedicate alla letteratura fantastica, in particolar modo Weird Tales. E' il periodo migliore del Lovecraft scrittore, ma anche il peggiore economicamente: sua madre è morta e lui deve guadagnarsi da vivere facendo traduzioni, revisioni di testo, piccoli incarichi come ghost writer per personaggi anche famosi (un nome tra tutti, il celebre prestigiatore e 'mago della fuga' Houdini). Non basta per andare avanti, e Howard deve attingere per campare ai risparmi in banca lasciati dai genitori, che sostanzialmente dureranno fino alla sua morte, garantendogli però un tenore di vita solo una tacca al di sopra della povertà. Una delle sue clienti come revisore di testi è la newyorchese Sonia Greene, di dieci anni più grande di lui, che inizia a tempestarlo di lettere, lo corteggia (Howard è timidissimo) e lo sposa a New York nel 1924. Ma le difficoltà finanziarie, l’incapacità di Lovecraft di condurre una vita ‘normale’ e trovare un lavoro ‘normale’ e alcune divergenze personali non meglio specificate portano i due alla separazione dopo solo due anni e dopo qualche anno al divorzio. Howard P. Lovecraft torna alla sua Providence e alla sua esistenza ritirata e low-profile, per alcuni anni addirittura in convivenza con una vecchia zia. Scrive di notte, d’inverno non esce mai di casa e d’estate fa lunghe passeggiate nei boschi. Nell’autunno 1936 inizia a soffrire di sintomi dolorosi, e nel febbraio dell’anno successivo viene ricoverato al Jane Brown Memorial Hospital, dove si spegne il 15 marzo del 1937 per un tumore all'intestino. E’ stato un outsider prototipo dei suoi stessi personaggi, che si trovano davanti "un universo che di volta in volta assume il colore della reverie portata alle ultime conseguenze, del terrore classico, con un'abbondante propensione alla necrofilia, e dell'orrore totale, quel cosmic horror che è la summa dell'esperienza umana", come dottamente ha scritto Giuseppe Lippi, un borghese smarrito di fronte al crollo dei propri valori di riferimento, non solo etici ma razionali ed estetici. Ebbe in vita una modesta fama come scrittore di genere e fu sempre cronicamente scontento della sua opera, che giudicava incapace di descrivere ciò che la sua mente gli suggeriva. Modestia patologica a parte, lo scrittore di Providence è stato scrittore dalla tecnica sopraffina e dalla fantasia febbrile, e ha dato vita ad una vera e propria mitologia (i cosiddetti Miti di Cthulhu), un pantheon di divinità primeve che numerosissimi altri autori hanno poi citato nelle loro opere anche a decenni di distanza. Un contributo essenziale di gusto ed atmosfere che non deve e non può essere sottovalutato o addirittura dimenticato. Sharing Widget |