Grazia Deledda - Leggende sarde

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Leggende sarde

Grazia Deledda



Cover





Dettagli

Autore: Grazia Deledda
Titolo: Leggende sarde
Curatore: Dolores Turchi
Lingua: Ita
Genere: Narrativa
Dimensione del file: 350kb
Formato del file: Pdf, Rtf


[quote=Evidenzio]
Il diavolo cervo,
La leggenda di Aggius,
La leggenda di Castel Doria,
Il castello di Galtellì,
La leggenda di Gonare,
San Pietro di Sorres,
La scomunica di Ollolai,
Madama Galdona
sono state pubblicate in Natura ed Arte, 15 aprile 1894;

I tre fratelli,
Monte Bardia
sono state pubblicate in Vita Sarda, III, 10 dicembre 1893.



Contenuto

La raccolta è funzionale allo stile narrativo della Deledda, che quasi sempre fa riferimento al mondo rurale e pastorale della Sardegna, un mondo arcaico e suggestivo di complicate e affascinanti contaminazioni storico-culturali. Nelle leggende si incontrano demoni, tracce di miti, residui di un’antica religione, relitti di riti iniziatici del mondo agro-pastorale e personaggi leggendari.
Le leggende furono raccolte e riproposte dalla scrittrice attraverso la sua efficacissima prosa.





Biografia

Nata a Nuoro nel 1871, Grazia Deledda cominciò a pubblicare racconti su riviste fin dal 1888 e pubblicò già negli anni Novanta una serie di romanzi, ispirati alla narrativa romantica francese. Nel 1900 si trasferì a Roma, dopo il matrimonio con un impiegato del Ministero delle Finanze conosciuto a Cagliari. In quello stesso anno uscì sulla Nuova Antologia il suo primo romanzo notevole, Elias Portolu (in volume dal 1903). La vita familiare che condusse a roma fu relativamente tranquilla, occupandosi dei due figli senza smettere di lavorare con ritmo costante. La sua fu una vastissima produzione, seguita da un grande pubblico, in Italia e non solo. Nel 1926 ottenne il premio Nobel per la letteratura. Morì a Roma nel 1936. Scrisse moltissimi volumi di narrativa, oltre cinquanta: tra i più significativi ricordiamo il già citato Elias Portolu del 1903, Cenere del 1903, L'edera del 1906, Colombi e sparvieri del 1912, Canne al vento del 1913, Marianna Sirca del 1915, La madre del 1920 e le novelle Chiaroscuro del 1912. Forse la sua opera più intensa e affascinante è il racconto autobiografico Cosima, apparso postumo nel 1937.


Note



LICENZA: questo testo è distribuito con la licenza
specificata al seguente indirizzo Internet:
http://www.liberliber.it/biblioteca/licenze/
1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL: 28 dicembre 2000
ALLA EDIZIONE ELETTRONICA HANNO CONTRIBUITO:
Stefano D'Urso, stefano.durso@mclink.it
REVISIONE:
Stefano D'Urso, stefano.durso@mclink.it
PUBBLICATO DA:
Maria Mataluno, m.mataluno@mclink.it

Informazioni sul "progetto Manuzio"
Il "progetto Manuzio" è una iniziativa dell'associazione culturale Liber Liber. Aperto a chiunque voglia collaborare, si pone come scopo la pubblicazione e la diffusione gratuita di opere letterarie in formato elettronico. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito Internet: http://www.liberliber.it/

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