Great Migrations - Atto II: La Lotta[BDrip 1080p - H264 - Ita Eng Ac3][TntVillage]seeders: 0
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Great Migrations - Atto II: La Lotta[BDrip 1080p - H264 - Ita Eng Ac3][TntVillage] (Size: 5.26 GB)
Description.: Descrizione :. .: DUAL LANGUAGE ITA-ENG :. GREAT MIGRATIONS è un nuovo evento televisivo globale in sette parti di National Geographic Channel che porta gli spettatori in giro per il mondo a seguire le lunghe e faticose migrazioni intraprese da milioni di animali per assicurare la sopravvivenza delle proprie specie. Attraverso magnifiche riprese dal cielo e dall'aria, dal folto degli alberi e da rocce scoscese, dal fondo del mare e dai ghiacci galleggianti, GREAT MIGRATIONS racconta le commoventi storie di queste creature e illustra le nuove scoperte scientifiche sui loro avventurosi spostamenti con tutta la vividezza dell'alta definizione. La miracolosa migrazione dei granchi rossi dell'Isola di Natale. Le volpi volanti in Australia e le formiche legionarie in Costa Rica. Gli gnu, le zebre e gli elefanti in Mali. Il microscopico plancton e le meduse in Indonesia. La grandiosa migrazione dei cobi dalle orecchie bianche, di cui si temeva l'estinzione. Storie magnifiche rese ancor più appassionanti dalle nuove conoscenze acquisite sulla fragile esistenza di queste specie e la loro disperata lotta per la sopravvivenza in un pianeta che non smette di cambiare. Per portare sugli schermi di tutto il mondo questa rivoluzionaria produzione televisiva, il team di National Geographic ha trascorso ben due anni e mezzo sul campo, percorrendo 670.000 chilometri attraverso 120 paesi e tutti e sette i continenti. GREAT MIGRATIONS. Vive solo chi si muove... GREAT MIGRATIONS - ATTO II: LA LOTTA In questo episodio di Great Migrations seguiamo le zebre africane, i trichechi del Pacifico, i maestosi squali balena, le antilocapre americane e le creature che vivono sotto la volta della foresta del Borneo nella corsa contro il tempo per nutrire e allevare i piccoli. Nei loro diversissimi habitat, la sopravvivenza di queste creature dipende da un tempismo perfetto e dal breve periodo in cui il cibo è più abbondante. Zebre In Botswana ogni primavera centinaia di zebre lasciano il più grande delta fluviale interno del mondo per intraprendere una scarpinata di quasi 250 in una landa infernale: un deserto di sale e sabbia in cui potranno assumere i minerali indispensabili per la loro salute fisica. Fintanto che rimangono unite la striatura le aiuta a proteggersi dai predatori, confondendo le linee e rendendo i singoli individui indistinguibili l'uno dall'altro. Uno straordinario filmato di Dereck e Beverly Joubert, Explorers-in-Residence di National Geographic, ci mostra l'adunata di diversi nuclei familiari di zebre in preparazione per il lungo viaggio, che per le giovani madri può risultare particolarmente doloroso. Quando una femmina che ha da poco avuto il suo puledro muore, lo stallone dell'harem si ferma per incoraggiare il piccolo a proseguire il viaggio. Che sia combattuto tra suo figlio e le femmine che si allontanano? O c'è un'altra stupefacente possibilità? Possibile che lo stallone cerchi di imprimere il motivo del suo mantello per sostituire quello della madre nella mente del piccolo? Gli scienziati lo ritengono improbabile, ma la sequenza rimane assolutamente straordinaria da guardare. Trichechi Quest'estate i trichechi hanno avuto a disposizione meno ghiacci su cui riposare, forse per effetto del cambiamento climatico. Da tempo immemorabile queste creature, la cui struttura non è fatta per sopportare lunghe nuotate in mare, sfruttano i ghiacci galleggianti per riposarsi e accoppiarsi durante il lunghissimo viaggio che dall'Alaska li porterà fino in Russia, e ritorno. Ma negli ultimi anni queste "zattere" di fortuna si fanno continuamente più piccole e meno numerose, e non riescono a dare asilo a tutta la popolazione di trichechi, che per questo è costretta a lottare per aggiudicarsi le poche rimaste. Ai maschi, che solitamente trascorrono l'estate sulle spiagge della Russia nord-orientale, ora si aggiungono anche le femmine sfinite e i loro cuccioli. Con la loro mastodontica mole, molti maschi dovranno conquistare con la forza un posto al sole dell'Artico. La volta della foresta pluviale del Borneo Nel Borneo gli effluvi che si sprigionano da un singolo profumatissimo albero di fico possono scatenare una incredibile cacofonia di grida, battiti d'ali e acrobazie nella volta della foresta. Ognuno di questi alberi - gli unici fruttiferi nel raggio di chilometri - ogni due anni può produrre fino a 40.000 fichi. I suoi frutti deliziosi e nutrienti sono disponibili solo per poche settimane, così da ogni parte della foresta accorrono frotte di oranghi, presbiti marroni, macachi e gibboni grigi per rimpinzarsi il più possibile prima che i fichi inizino a cadere al suolo e a marcire. Squali balena e plancton microscopico Lungo circa 12 metri e pesante fino a 20 tonnellate, il misterioso squalo balena è il più grande tra tutti i pesci marini. Per ironia della natura, la sua sopravvivenza è strettamente dipendente da organismi di ordine microscopico. Gli squali balena, infatti, si nutrono di plancton e altri minuscoli organismi acquatici, e quando i dentici depongono le uova accorrono per non perdere l'occasione di fare una ricca scorpacciata. Al sorgere della luna piena sulla Grande Barriera Corallina, i dentici iniziano ad emettere le uova e lo sperma, dando vita a un banchetto di proporzioni epiche per il gigantesco squalo balena. Gli squali non sono interessati ai pesci, ma solo alle uova e al liquide seminale che rilasciano nel mare. Lo squalo balena ha percorso centinaia di chilometri per partecipare a questo banchetto e trovarsi qui esattamente al momento giusto. Antilocapre nordamericane Nei gloriosi giorni del vecchio West, le antilocapre americane scorazzavano libere e incontrastate in tutto il Nord America. All'inizio della primavera un piccolo branco di circa 200 capi partito dal Wyoming è in viaggio verso nord per scendere a valle seguendo la ritirata delle nevi. La migrazione è sempre stata molto dura, ma ora le attività umane hanno trasformato l'antico cammino delle antilocapre in una pericolosa gimcana. Siepi, confini, fiumi in piena per il disgelo e altri inciampi creano blocchi e rallentamenti che per il piccolo branco si traducono in perdite devastanti. Affamate e bisognose dell'asilo offerto dal loro rifugio primaverile e estivo, il Parco Nazionale Grand Teton, le antilocapre dovranno lottare contro gli ostacoli creati dall'uomo e gli effetti del mutamento delle stagioni sul loro habitat. Screenshots Every spring in Botswana, hundreds of zebras make a desperate 150-mile slog so their bodies can take in much-needed minerals. Shot by the award-winning filmmakers Beverly and Dereck Joubert, the journey is documented as never before. Next, we'll see the heartbreaking struggle of Pacific walrus that have become victims of earth's changing climate. Watch a herd of pronghorn antelope follow its ancient migration through Wyoming.Then, journey alongside the mysterious whale shark. Read more: http://channel.nationalgeographic.com/series/great-migrations-episode-guide/3593/Overview#ixzz1STG3k5mN Sharing WidgetTrailer |