Il titolo originale è Ravenous Siamo nel 1847, negli Stati Uniti, e un capitano dell'esercito
confederato, eroe di guerra "casuale" in quanto il suo atto d'eroismo è avvenuto di conseguenza
alla sua vigliaccheria, viene inviato in uno sperduto avamposto nella California settentrionale.
Lì vi trova un piccolissimo campionario di umanità, di cui fanno parte anche un medico
alcoolizzato, un militare convinto, una specie di soldato-prete. E una notte arriva al forte
l'unico superstite di una carovana, che racconta della decimazione della stessa e degli episodi
di cannibalismo avvenuti per la fame. Da questo punto comincia l'incubo.... Antico mito
e questione irrisolta, l'antropofagia. L'uomo si ciba del suo simile e ne assimila la forza.
L'uomo mangia per vivere e vive per mangiare. L'uomo assuefatto al doversi cibare di altri
uomini per essere felice e sempre più forte. L'uomo insaziabile. Ma sotto la sua superficiale
parvenza di film dell'orrore, "Ravenous" non è un film semplice, nè è facilmente digeribile.
Vi si nascondono istinti primordiali e feticci, sottigliezze e concetti tutt'altro che semplic,
e forse vi si può persino scorgere un'allegoria della "via" americana e di certi concetti
di successo. Curioso, ma solo perchè non è usuale in questo genere di film, che il regista sia
una donna. E straordinaria la colonna sonora di Michael Nyman. Assolutamente da vedere.