Ludovico Einaudi - In A Time Lapse (2013)[MT]seeders: 1
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Ludovico Einaudi - In A Time Lapse (2013)[MT] (Size: 154.57 MB)
Description
Scheda Album: Ludovico Einaudi - In A Time Lapse (2013)
Titolo Album: In a Time Lapse Artista: Ludovico Einaudi Data di pubblicazione: 22 gennaio 2013 Durata: 66 minuti e 11 secondi Genere: New Age Dischi: 1 Tracce: 14 Produttore: Etichetta: Track List: 01 - Corale 02:04 02 - Time Lapse 05:32 03 - Life - I Virtuosi Italiani & Daniel Hope 04:22 04 - Walk 03:27 05 - Discovery At Night 04:25 06 - Run - I Virtuosi Italiani 05:32 07 - Brothers 04:51 08 - Orbits - Daniel Hope 02:57 09 - Two Trees 06:25 10 - Newton's Cradle - PMCE Parco Della Musica Contempornea Ensemble 07:52 11 - Waterways 04:17 12 - Experience - I Virtuosi Italiani & Daniel Hope 05:15 13 - Underwood - Daniel Hope 04:13 14 - Burning - I Virtuosi Italiani 04:59 Recensione: In a time lapse, il nuovo album di Ludovico Einaudi, rappresenta un punto di svolta nella luminosa carriera dello schivo musicista torinese. L’opera è stata concepita in una casa di campagne nelle Langhe, in un arco di tempo – a time lapse, come enunciato nel titolo dell’album – di dieci giorni, che ha evidentemente offerto all’artista la serenità e il raccoglimento necessari per comporre musiche di altissimo livello. In a time lapse è per certi versi un album quasi imprevedibile, con all’attivo diverse interessanti novità. Fanno capolino infatti sonorità elettroniche e strumentazioni tipiche del Pop-Rock, come ad esempio la chitarra elettrica, utilizzate però con grande discrezione, con fugaci ma piacevoli punti di contatto verso realtà musicali in apparenza distanti dalla musica di Einaudi, quali i Radiohead o i Depeche Mode: in particolare sono a tratti rievocate le chitarre dal gusto vagamente «sixties» di Martin Gore dei Depeche Mode, appunto. Protagonista dei quattordici brani che compongono la suite è sempre il pianoforte dell’artista, certo, ma si nota un ricorso più sicuro e frequente all’accompagnamento di altri strumenti, che conferiscono all’album un suono decisamente più corposo e ricco che in passato, con una propensione verso sonorità più ricche e meno minimaliste, almeno nelle sonorità, se non nella partitura musicale. In tal senso Einaudi sembra allontanarsi dal modello più o meno inconscio di Philip Glass, cui molti critici e a dire il vero anche alcuni detrattori erano soliti accostarlo. Da segnalare la preziosa partecipazione del grande violinista Daniel Hope alla registrazione di quattro brani. Life è a nostro giudizio il brano che rivela la svolta stilistica del musicista: da un inizio tipicamente «einaudiano», si passa a un pieno orchestrale vigoroso e impetuoso che richiama a tratti atmosfere alla Vivaldi de Le quattro stagioni o al Bach de I concerti Brandeburghesi. Altrettanto indicativi del nuovo percorso artistico del grande pianista brani, non meno riusciti, quali Corale, brano d’apertura del disco, Time Lapse e Run. Una prova riuscita davvero, per un musicista colto e raffinato che, giunto al successo non più giovanissimo, ci rende orgogliosi della sua musica, apprezzata anche all’estero non meno che nel nostro Paese. Related Torrents
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