Michele Zarrillo - Unici Al Mondo (2011) [TrTd_crew]seeders: 6
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Michele Zarrillo - Unici Al Mondo (2011) [TrTd_crew] (Size: 98.93 MB)
DescriptionArtista: Michele Zarrillo Titolo: UNICI AL MONDO Anno: 2011 Genere: Pop Italiano 01 - La prima cosa che farò 02 - Unici al mondo 03 - In questo tempo 04 - Dolce incanto 05 - Il mio amico timido 06 - Quei due 07 - La piccola mela 08 - Malinconia solitudine 09 - Nati in Africa 10 - Scegli la preghiera Michele Zarrillo esordisce a Roma come chitarrista, negli anni '70, fondando il gruppo dei Semiramis, con cui partecipa allo storico raduno rock capitolino di Villa Pamphili, nel 1972. Passa anni a scrivere canzoni per altri (Ornella Vanoni, Renato Zero) e nel 1987 vince il Festival di Sanremo (categoria "Nuove proposte") con il brano "La notte dei pensieri". Dopo un periodo di silenzio torna a Sanremo, nel 1992, con la canzone "Strade di Roma": arriva a una discreta popolarità con l'album che ne consegue, ADESSO. Nel 1994, di nuovo un'apparizione al Festival: il brano in gara, scritto in collaborazione con Vincenzo Incenzo, è "Cinque giorni" e risulta essere uno dei più programmati dalle radio nei mesi a seguire. Segue l'album COME UOMO TRA UOMINI, una tournée teatrale e poi, nel 1996, il disco L'ELEFANTE E LA FARFALLA; L'AMORE VUOLE AMORE è invece il "best of" uscito a fine '97, che vende oltre 500.000 copie e contiene due brani inediti, arriva al secondo posto in classifica e resta nelle charts per 60 settimane. L'album viene tradotto e pubblicato in Spagna; segue una tournée di Zarrillo in Giappone, che ottiene un successo del tutto inaspettato. IL VINCITORE NON C'E', album con dieci inediti scritto sempre con Vincenzo Incenzo, esce nel giugno del 2000. Nel 2003 è la volta di LIBERO SENTIRE, seguito nel 2006 da L’ALFABETO DEGLI AMANTI: è il titolo della canzone con cui Michele Zarrillo partecipa per la decima volta a Sanremo, ed è anche il titolo del nuovo disco di inediti. E’ uscito a cinque anni ormai dal disco precedente, “L’alfabeto degli amanti“ il nuovo album, frutto di un anno e mezzo di lavoro, contiene dieci nuove canzoni che lo confermano musicista internazionale elegante e raffinato, in continua ricerca di nuovi contenuti e di nuovi suoni e arrangiamenti. Il nuovo progetto di Zarrillo mette al centro dei suoi testi l’uomo, con tutte le sue emozioni, la sua voglia di costruire un futuro insieme alle persone care, come possono essere una moglie e un figlio: testi intimi e intimistici alternati a discorsi che si calano nel sociale, grazie alla firma di Giampiero Artegiani, amico “storico” del cantautore romano che dopo tanti anni è tornato a scrivere con e per lui. Per capire che atmosfere si respirano in questo disco, basta citare una strofa della canzone che dà il titolo al disco, “Unici al mondo”: “Ognuno di noi è unico al mondo, ognuno ha una storia, un destino, una via, ognuno ha il suo tempo”. Quasi uno slogan, a voler evidenziare la nostra unicità. Sentiamo come Zarrillo presenta lui stesso il suo nuovo lavoro: “E’ un disco che vuole raccontare i sentimenti, il sentire comune dei nostri tempi, che è sempre prevalente nelle mie canzoni, c’è molto amore – d’altra parte è il volano dell’arte fin dalla notte dei tempi, è l’amore che spinge a “creare”, a scrivere canzoni, come nel mio caso. Le storie sono lo spunto, che siano felici o piene di sofferenza. Eppoi la musica è fondamentale nel disco. È stato fatto un grande lavoro musicale in studio, lungo e meticoloso, cosa che di questi tempi è poco usuale: viviamo tempi, infatti, in cui tutto è fatto di corsa e scompare altrettanto velocemente, spesso senza arrivare al grande pubblico. Si bada più alla superficialità, alla parte esteriore, quindi a cosa rappresenta un artista, più che alle sue “opere”, di cui siamo carenti a livello internazionale già da qualche tempo (a parte qualche rara eccezione). Non è facile divulgare, far conoscere (come sarebbe giusto) i dischi, siamo come in un imbuto culturale, a discapito del pubblico”. Analizzando il disco, nelle nuove canzoni di Zarrillo c’è molta musica e moltissima poesia, come nelle sue migliori canzoni d’amore che da sempre sono state il suo “marchio di qualità”. E' quindi con vero piacere che ve lo propongo: niente da aggiungere, solo da ascoltare, e quando le note dell'ultima traccia evaporano nell'aria non resta che alzarsi, togliersi il cappello, fare un un bell'applauso mentre Michele fa il suo inchino e se ne va.... Sharing Widget |