[Mp3-Ita] Domenichino - Maestro del classicismo seicentesco [TNT-Village]

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Description


Domenichino
Maestro del classicismo seicentesco


Puntata 22 - 29 ottobre 2010
Durata: 29'25"

Domenico Zampieri, meglio noto come "il Domenichino", è stato, dopo Guido Reni, il più grande maestro del classicismo seicentesco. Bolognese, rimase nella sua città natale solo durante gli anni della sua formazione per trasferirsi subito a Roma dove ebbe i suoi più grandi successi e dove ha lasciato i suoi maggiori capolavori. Allievo prima di Calvaert e poi dei Carracci, proprio come Guido Reni, il Domenichino propone un'arte molto raffinata, solenne e posata, ma che talvolta sa farsi anche teatrale e drammatica. Le sue opere spaziano dal religioso al mitologico passando per il ritratto e il paesaggio: scopriamo le più belle insieme a Ilaria e Federico!

L'opera

Paesaggio con riposo dalla fuga in Egitto,
1620 ca.; olio su tela, 164 x 213 cm;
Parigi, Louvre.

Domenico Zampieri detto il Domenichino forse per la piccola statura, o per la sua ingenuità e morbosa timidezza.
Figlio di un calzolaio, nasce a Bologna il 21 ottobre del 1581 e, dopo i primi studi umanistici di grammatica e retorica, viene ammesso alla bottega di Denijs Calvaert, un pittore belga della corrente tardo manierista, chiamato da noi Dionisio Fiammingo. Sorpreso a copiare alcune stampe di Agostino Carracci, il Domenichino viene cacciato dalla bottega nel 1595 ed accolto nell'Accademia degli Incamminati retta, in assenza di Annibale Carracci, allora impegnato a Roma, da Agostino e Ludovico Carracci.
Insieme a Ludovico, con Guido Reni e Francesco Albani, Domenichino collabora alle decorazioni dell'oratorio di San Colombano, presso Bologna, realizzando la Deposizione nel sepolcro.
Nel 1601, a vent'anni, lascia Bologna per trasferirsi a Roma, insieme all'amico Francesco Albani, per studiare le opere di Raffaello Sanzio e per collaborare con Annibale Carracci, forse il più apprezzato pittore a Roma in quel periodo.
Dei dipinti romani, resta un Ritratto di giovane, del 1603, oggi al museo di Darmstadt, che forse ritrae Antonio Carracci, figlio di Agostino, il Cristo alla colonna e una Pietà.
Mentre dipinge per il cardinale Agucchi, la Liberazione di san Pietro nella chiesa di San Pietro in Vincoli, diventa amico del cardinale, con il quale, discutendo di pittura, formula le teorie del nascente movimento classicista.
Domenichino ottiene la prima commissione pubblica a Roma nel 1604 per tre affreschi nella chiesa di Sant'Onofrio, poi partecipa ai lavori di completamento della decorazione della Galleria di Palazzo Farnese dipingendo la Fanciulla e l'unicorno per la serie degli Amori degli dei, e tre paesaggi mitologici, tra cui La morte di Adone, nella Loggia del Giardino.Nel 1608 affresca nell'oratorio della chiesa di San Gregorio al Celio la Flagellazione di sant'Andrea e collabora con l'Albani alle decorazioni di Palazzo Mattei a Roma, affrescando una Rachele al pozzo.
Nei quattro decenni seguenti, Domenichino, ormai fervente fautore del classicismo, nei suoi dipinti, assicura al disegno un ruolo preponderante, mentre tende a realizzare composizioni di semplicità e chiarezza narrativa, trasfigurate in un'ideale di bellezza classica arricchita da colorismo raffinato ed una particolare attenzione agli aspetti psicologici.
Nonostante la sua prodigiosa produzione, Domenichino aveva uno stile lento e faticoso di pittura, tanto che i suoi collaboratori ed avversari lo avevano s0prannominato "Bue".
Nella sua produzione trovano spazio ritratti ai nobili romani, affreschi a chiese, cappelle ed oratori, a Roma, nel viterbese, a Palermo, a Frascati, a Fano, a Napoli.
Il lavoro di Domenichino è tanto apprezzato che, Scipione Borghese, volendo un affresco anche per se, lo fece prelevare con la forza, dal suo studio di pittore, trattenendolo per alcuni giorni in prigione per fargli accettare la commissione.
L'opera più famosa del Domenichino è la Comunione di S.Girolamo scegliendo un momento drammatico e commovente della vita del Santo, raggiungendo effetti sommamente patetici.
Nell'opera del pittore si concretizza la tendenza Classicista del Seicento: il suo disegno è chiaro, nitido e freddo, anche se a volte il Classicismo di Domenichino dà luogo a risultati quasi arcaici, come nell'Incontro di S.Nilo con l'imperatore Ottone, dove tutto è troppo lezioso e ricercato, o alla composizione quasi schematica del quadro, come nella Costruzione del chiostro di Grottaferrata, o troppo compassata, come nella Trasfigurazione dell'ossesso.
Mentre il Domenichino stava lavorando a Napoli, sorsero dispute ed accuse di plagio da parte di quella che fu chiamata la "cabala di Napoli", formata dai pittori Corenzio, Ribera e Caracciolo uniti per escludere dal loro ambiente l'artista bolognese.Si dice addirittura che il Domenichino trovasse spesso rovinato il lavoro della giornata precedente.
Non si sa se per paura o per un cattivo presentimento, il 3 aprile 1641 Domenichino stende il suo testamento e muore tre giorni dopo, forse avvelenato.

Opere citate nella trasmissione:

Ritratto di Girolamo Agucchi (1604 ca.; Firenze, Uffizi)
Ritratto di giovane (1603; Darmstadt, Hessisches Landesmuseum)
Vita di santa Cecilia: Santa Cecilia e san Valeriano incoronati da un angelo; La Carità di santa Cecilia; La condanna di santa Cecilia; Il martirio di santa Cecilia; Santa Cecilia in gloria (1612-15; Roma, San Luigi dei Francesi)
Santa Cecilia (1617 ca.; Parigi, Louvre)
La caccia di Diana (1616-17; Roma, Galleria Borghese)
Rimprovero di Adamo ed Eva (1623 ca.; Grenoble, Musée des Beaux-Arts)
Madonna con Bambino, angeli, san Giovanni e san Petronio (1629; Roma, Galleria Nazionale d'Arte Antica)
Martirio di san Sebastiano (1625; Roma, Santa Maria degli Angeli)
Martirio di san Pietro da Verona (1619-21 ca.; Bologna, Pinacoteca Nazionale)
Affreschi di Sant'Andrea della Valle: veduta; san Marco; san Luca; san Giovanni; san Matteo (1624-28; Roma, Sant'Andrea della Valle)
Paesaggio con guado (1604 ca.; Roma, Galleria Doria Pamphilj)
Paesaggio con riposo dalla fuga in Egitto (1620 ca.; Parigi, Louvre)
Paesaggio con Ercole che lotta con Caco (1622; Parigi, Louvre)
San Gennaro ferma l'eruzione del Vesuvio (1631-1641; Napoli, Duomo, Cappella di San Gennaro).

Altre Immagini
Web Gallery of Arts.

Relazioni

Allievo di: Denjis Calvaert - i Carracci
Guardò a: Guido Reni - Federico Barocci - Raffaello
Maestro di: Sassoferrato - Francesco Cozza - Pietro Testa detto il Lucchesino - Giovanni Angelo Canini - Francesco Di Maria - Andrea Camassei
Guardarono a lui: Nicolas Poussin - Claude Lorrain - Pier Francesco Mola detto il Ticinese - Francesco Cairo - Jacob Jordaens - Jacques Sarrazin - Gian Domenico Cerrini - Pompeo Batoni
Principali mecenati e committenti: Giovanni Battista Agucchi - Pierre Polet - Ludovico Ludovisi - Pietro Aldobrandini

Libri

- Claudio Strinati, Alma Maria Tantillo (a cura di), Domenichino 1581 - 1641, catalogo della mostra (Roma 10 ottobre 1996 - 14 gennaio 1997), Electa, 1996.
- Anna Coliva, Domenichino, Giunti (Collana "Dossier d'art"), 1996.

Mostre e musei da visitare

- Bologna, Pinacoteca Nazionale
- Roma, Galleria Borghese
- Roma, San Luigi dei Francesi
- Roma, Sant'Andrea della Valle
- Roma, Galleria Doria-Pamphili
- Roma, Palazzo Farnese
- Roma, Galleria Nazionale d'Arte Antica
- Roma, Pinacoteca Capitolina
- Firenze, Uffizi
- Napoli, Duomo
- Parigi, Louvre
- Grenoble, Musée des Beaux-Arts
- Darmstadt, Hessisches Landesmuseum
- San Pietroburgo, Hermitage
- Madrid, Prado
- Windsor, Royal Collection

Approfondimenti

"La nota" - rubrica a cura di Ambra Grieco - Un amore per il Domenichino
fai clic sul titolo per leggere l'articolo!

Scheda del Podcast italiano
[ Info sul file ]
Nome: Domenichino - Maestro del classicismo seicentesco.mp3
Data: 16/12/2011 16:33:57
Dimensione: 21,187,216 bytes (20.206 MB)
[ ID3 tags ]
Title/songname/content desc: Domenichino - Maestro del classicismo seicentesco
Lead performer(s)/soloist(s: Finestre sull'Arte - Il primo podcast per la storia dell'arte
Recording time: 2010
Comments:
: Ventiduesima puntata
Content type: Blues
[ Info generiche ]
Tipo di file: MPEG-1 Layer III
Initial skip: 208 bytes
MPEG frames: 49044
Durata: 00:29:26 (1765.584 s)
Bitrate: 96 kbps CBR
Frequenza: 32000 Hz
Emphasis: none
Mode: mono
Padding: No

Ringraziamenti

Un ringraziamento particolare ed affettuoso deve essere rivolto all'intera equipe di
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per il fantastico lavoro che svolge e che ci da l'opportunità di porlo all'attenzione di tutti
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