Sangue, ossa e burro - Gabrielle Hamilton [EPUB] [ITA] [J8EF]seeders: 6
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Sangue, ossa e burro - Gabrielle Hamilton [EPUB] [ITA] [J8EF] (Size: 2.39 MB)
Description
Sangue, ossa e burro. L'educazione involontaria di uno chef Copertina flessibile Gabrielle Hamilton (Autore), L. Vighi (Traduttore) Copertina flessibile: 402 pagine Editore: Bompiani (14 novembre 2012) Collana: Overlook Lingua: Italiano ISBN-10: 884527151X ISBN-13: 9788845271519 Prima di aprire uno dei ristoranti più famosi di New York - il "Prune" - e diventare una delle chef più famose d'America, Gabrielle Hamilton ha avuto una vita complicata, in cui non era facile trovare un senso e una strada: una vita "segnata" da molte cucine diverse, le cucine delle famiglie mancate, sognate, inseguite. Anzitutto, c'era la cucina di casa, nel piccolo paese agricolo in cui la sua famiglia viveva e in cui - prima che i genitori si separassero - si organizzavano grandi cene con molti ospiti e tanti profumi. Poi la cucina un po' squallida dei ristoranti in cui ha fatto la cameriera, per sbarcare il lunario ed essere indipendente: cucine anonime, puzzolenti di bruciato ma prive di calore, dove incomincia l'incubo della droga. E a seguire le cucine delle famiglie che l'hanno ospitata, nei suoi viaggi all'estero: in Francia, Grecia, Turchia. La cucina della suocera, in Italia: una masseria pugliese intrisa dei sapori del Meridione, dove impara - grazie al marito - ad apprezzare il valore della famiglia. E, infine, conquistata a fatica, la cucina del suo "Prune": il suo gioiello, la sua sfida, il suo successo. -- Ormai è un vero e proprio genere letterario, un filone editoriale amato dai lettori e cui nessuna casa editrice vuole rinunciare. Parliamo della memorialistica in cucina. Ricordi, nostalgia, e perpetuarsi dei valori famigliari sul filo delle ricette di casa; oppure rinascita dopo una gioventù autodistruttiva, grazie alla disciplina militaresca che vige nella cucina dei ristoranti. Al primo genere appartengono libri di scrittori e intellettuali che si sono fatti strada in discipline che nulla hanno a che vedere con la cucina: per esempio Il mio piatto forte di Elena Loewenthal (Einaudi) e Il diavolo e la rossumata di Sveva Casati Modignani (Electa). Il secondo filone è invece specifico dei cuochi: è ormai un classico Kitchen Confidential di Anthony Bourdain , in cui questo chef-star televisiva racconta come, dopo una gioventù di sesso, droga e insubordinazioni, abbia trovato se stesso lavorando nei ristoranti. Un successo ora bissato da Sangue, ossa e burro (in uscita da Bompiani) di Gabrielle Hamilton, la famosa chef e patron del ristorante Prune di New York. “Mia madre sapeva rendere commestibile qualunque cosa partendo da uno stinco o da un collo di animale,” racconta la Hamilton. E con una scrittura coinvolgente, limpida e piena di dettagli vividi, riesce a raccontare come sia arrivata al successo del Prune partendo da un’infanzia felice con la mamma ex ballerina classica, ottima cuoca, e il padre scenografo, organizzatore di cene dai meravigliosi allestimenti. A seguire, la separazione dei genitori, la povertà, i furtarelli, la voglia di viaggiare, il lavoro di cameriera e aiuto in cucina in una quantità di ristoranti e locali in giro per il mondo (trovare posto come cameriere è tutt’altro che “choosy”, ed è ancora oggi la cosa più facile che ci sia, persino qui da noi). Poi l’inizio dell’avventura del Prune, i due figli con un marito italiano, medico, che la porta nella masseria dei suoi, in Puglia, dove Gabrielle impara a conoscere nuovi ingredienti e ricette. Infine il successo del Prune, locale che se vi trovate a passare per Manhattan dovete assolutamente provare, per via dell’atmosfera intima e, al tempo stesso, di perfetto cosmopolitismo newyorkese. La cosa più interessante del libro è come la Hamilton sia riuscita a raccontare un’esistenza filtrandola attraverso dettagli che hanno a che vedere con il cibo, come se nella sua vita ci fosse stata una predestinazione. Sharing Widget |