Sid Meiers Civilization Beyond Earth-RELOADED[rarbg]

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Description



[SIZE=7] Sid Meiers Civilization Beyond Earth





La razza umana è fetida e i videogiochi ce lo ricordano continuamente. Prendiamo l'inizio di Sid Meier's Civilization: Beyond Earth dove vediamo un pianeta distrutto in cui le nazioni si sono riunite in federazioni per mandare coloni nello spazio così da permetterci di sopravvivere. La domanda che sgorga come acqua sorgiva guardando scorrere le immagini del filmato introduttivo è: centinaia di turni per vincere una partita di Civilization V e questo è il risultato? Sicuri che vogliamo far sopravvivere il genere umano? Non sarebbe meglio salvare i bonobo che pensano solo a riprodursi e sono ben voluti da tutti? Filosofie di dominio Spazio, ultima frontiera, quale pianeta distruggiamo nei prossimi cento anni? No davvero, in onore dell'ottimismo pretendiamo un Good Civilization che inizi con gli esseri umani che vengono sterminati appena atterrati su un pianeta alieno, con gli E.T. di turno inferociti solo perché uno dei coloni si è portato dietro un disco di Gigi D'Alessio. Sarebbe catartico, oltre che un'ottima recensione del neomelodico latrante. Desideri impossibili da realizzare a parte, la prima scelta che l'ultima fatica del team di Meier ci mette davanti è quella della composizione della nostra spedizione spaziale. In verità è possibile lasciare alla CPU l'onere di generare una partita con valori casuali, ma uno stratega che si rispetti ama pianificare le sue partite sin dalle primissime mosse. Scelta la coalizione, le dimensioni e il nome del pianeta, il tipo di astronave e altri bonus da portarsi dietro, si può partire verso l'ignoto sperando di trovare condizioni favorevoli all'atterraggio. A differenza di quanto accade normalmente nei Civilization, la prima città non si può fondare dove si vuole mandando in giro un colono a cercare il terreno ideale. Bisogna invece accontentarsi di iniziare dalla casella dove si farà atterrare l'astronave, selezionata da una griglia di caselle adiacenti. Volendo sarà possibile aiutarsi nella scelta attivando la visualizzazione delle risorse sulla mappa, così da avere un'idea più chiara di dove si sta iniziando la conquista dello spazio. Tranquilli, perché il gioco non vi lascerà da soli e gli strumenti a disposizione dei neofiti sono molti: c'è un ricchissimo tutorial per apprendere le basi del bravo conquistadores stellare, si possono attivare i consigli dei vari ministri, oppure si può leggere la Civilopedia che è sempre una miniera d'oro d'informazioni. Comunque, svolte le pratiche iniziali, non ci resta che iniziare a esplorare la nostra nuova casa. Sid Meier's Civilization: Beyond Earth - Trailer del gameplay Sid Meier's Civilization: Beyond Earth - Trailer del gameplay
Economia aliena

Nonostante l'avvio scoppiettante, Beyond Earth rientra subito nei ranghi offrendo un gameplay dei primi turni molto simile a quello degli altri titoli della serie. All'inizio bisogna esplorare il pianeta un esagono alla volta, alla ricerca di capsule terrestri schiantate al suolo, di territori con risorse più ricche per costruire nuove colonie e, perché no, di alieni con cui entrare in contatto. Filosofie di dominio A differenza delle popolazioni barbare dei Civilization terrestri, gli alieni erranti di Beyond Earth hanno funzioni differenti, sia a livello sociale che economico. Apparentemente sembrano solo delle pericolosissime creature che passano il tempo a uccidere i nostri esploratori e a mettere a repentaglio la vita delle colonie, ma presto si scopre che la situazione è differente. Del loro ruolo riparleremo più avanti. Vagabondando per il pianeta si scopre subito una delle caratteristiche più insidiose del nuovo ambiente: il miasma. Alcune caselle sono ricoperte da nubi tossiche di colore verde che non permettono alle unità di stazionarci sopra, pena la perdita di punti ferita a ogni turno. Insomma, il luogo è decisamente ostile, nonostante si noti subito che gli alieni non attaccano gli avamposti a testa bassa e, soprattutto, che ogni fonte di preoccupazione per i coloni alla lunga può diventare una risorsa. Sì, perché oltre a dover accumulare energia (serve per il mantenimento di edifici e unità e può essere usata come moneta), cultura (serve per acquisire le Virtù, di cui parleremo dopo), punti produzione (servono per costruire edifici e unità), scienza (indovinate a che serve?) e una serie di risorse che saranno più o meno utili a seconda della filosofia scelta (si possono comunque usare come merce di scambio), si dovrà presto decidere come rapportarsi con il pianeta e i suoi abitanti. Non si tratta di una decisione da poco, visto che determinerà dei cambiamenti netti nel gameplay.
twittalo! Sarà riuscito Sid Meier's Civilization: Beyond Earth a far conquistare le stelle alla nostra civiltà?
Le affinità

Le tre filosofie, o affinità, di Beyond Earth rappresentano tre modi di concepire il rapporto tra gli occupanti, ossia i terrestri, e il pianeta ospitante. Volendo semplificare, potremmo definire l'Armonia come una sorta di ecologismo che mira all'integrazione e alla contaminazione tra umani e alieni; la Supremazia come un altro modo per far evolvere la razza umana, contaminandola però con la tecnologia; e la Purezza come il rifiuto completo di ogni forma di cambiamento nella fisiologia umana, che si riflette in un conservatorismo completo. Filosofie di dominio Giocando non è obbligatorio scegliere di seguire una sola affinità, ma se si vuole ottenere il massimo in termini di gameplay e di risorse, conviene mantenersi coerenti e puntare allo sviluppo completo di una delle tre. Solo così si otterranno le truppe migliori e alcuni edifici avanzati, indispensabili per conseguire alcuni tipi di vittoria. Scegliere l'una o l'altra affinità modificherà anche la produzione di alcune risorse o il modo in cui ne vengono sfruttate altre, alieni compresi. Ad esempio un giocatore con un'affinità elevata in Purezza e con ambizioni militaresche può puntare a legare la produzione scientifica allo sterminio alieno, selezionando alcune virtù utili allo scopo. Le virtù altro non sono che delle abilità selezionabili dopo aver acquisito abbastanza cultura. Sono divise in quattro alberi che riguardando i quattro settori chiave della gestione della civiltà: risorse militari, crescita e benessere della popolazione, ricerca scientifica e sviluppo industriale. Più punti si assegnano a un singolo albero, più si ottengono bonus. Dal punto di vista dello sviluppo Beyond Earth lascia molta libertà al giocatore, pur stabilendo alcuni limiti dettati dalla logica gestionale. Ad esempio se si vuole stabilire una supremazia militare, bisognerà puntare ad avere una maggiore produzione di energia a discapito di scienza e cultura, mentre se si vuole ottenere una vittoria culturale, si dovrà necessariamente sacrificare l'espansione e la produzione di truppe in favore della scienza e della cultura. In gioco le scelte non sono così nette, ma dovreste avere capito cosa intendiamo. Da questo punto di vista c'è poco da girarci intorno, perché nonostante gli anni luce, gli alieni e le filosofie, il modus operandi ricorda moltissimo quello di Civilization V.
Tra evoluzione e conservazione

Il senso di deja vu si fa ancora più forte se prendiamo in considerazione l'interfaccia di gioco, che non è solo molto simile al predecessore, ma è praticamente identica. Poco male visto che ci troviamo di fronte al meglio che il mondo della strategia a turni abbia da offrire. Esiste uno studio di sviluppo capace di realizzare interfacce più chiare e naturali di quelle di Firaxis, che riescono a essere fluide nonostante la mole di opzioni che fanno gestire? Decisamente no. Certo, l'aver mantenuto alcune funzioni invariate per anni aiuta, ma non è certo un male, come del resto non è un male somigliare a un titolo bello e profondo come Civilization V. Filosofie di dominio Purtroppo però giocando si fa insopprimibile la sensazione di trovarsi di fronte a una mod, avanzata quanto si vuole, ma pur sempre derivata dall'altro titolo. Se ricordate lo stesso non succedeva giocando ad altri spin-off realizzati sempre da Meier e i suoi, come Colonization e Alpha Centauri. Soprattutto quest'ultimo, visto che il confronto con Beyond Earth è inevitabile, aveva tali e tante peculiarità di gameplay rispetto ai Civilization (dal terraforming avanzato alla personalizzazione completa delle truppe) da apparire fresco e originale rispetto alla fonte, pur condividendone molti aspetti dell'interfaccia e del gameplay. Certo, anche in Beyond Earth si possono far crescere le unità in modo diverso a seconda dell'affinità scelta, con la possibilità di selezionare un potenziamento tra due per ogni step evolutivo raggiunto, ma in questo caso sembra più una brillante soluzione al problema di non avere lo stesso numero di unità di un Civilization qualsiasi a disposizione per offrire un po' di varietà, invece di una caratteristica aggiunta con la volontà di innovare. Sia chiaro che stiamo parlando di una situazione di pieno equilibrio, con un amalgama eccellente tra unità terresti (di mare, di terra e satellitari) e aliene, tale da eclissare la concorrenza. Ci premeva solo notare che, parafrasando il gioco stesso, se dovessimo indicare l'affinità scelta da Firaxis per far evolvere la serie non avremmo alcun dubbio nello scegliere la Purezza.







.:Trailer:.

[youtube=GFuULOD0beM]




Uscita: 24 ottobre 2014
Tipologia: Strategico
Piattaforme: pc
Sviluppato: Firaxis
Pubblicato: 2K Games
Distribuito: Cidiverte
Audio: Ita - Eng - Fra - Esp- Deu
Pegi: 12






Configurazione di Prova
La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
Processore Intel Core i7 2600
8 GB di RAM
Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
Sistema operativo Windows 7

Requisiti Minimi
Sistema operativo: Windows Vista SP2/ Windows 7
Processore: Intel Core 2 Duo 1.8 GHz o AMD Athlon X2 64 2.0 GHz
RAM: 2 GB
Scheda video: 256 MB ATI HD3650 o superiore 256 MB nVidia 8800 GT o superiore, o Intel HD 3000 o chip grafico integrato superiore
Spazio su disco: 8 GB
DirectX: 11

Requisiti Consigliati
Processore: 1.8 GHz Quad Core CPU
RAM: 4 GB
Scheda video: serie AMD HD5000 o superiore (o serie ATI R9 per il supporto di Mantle), serie nVidia GT400 o superiore, o Intel IvyBridge o chip grafico integrato superiore
Note aggiuntive: supporta le librerie Mantle di AMD con le schede compatibili




1_ Monta o masterizza l' immagine

2_ Installa il gioco

3_ Copia i file della cartella crack nella cartella di installazione del gioco e sovrascrivi quando neccessario

4_ Per la lingua italiana aprire il file steam_api cercare la stringa "language=englisc" e sostituirla con "language=italian"

5_ Giocare e divertirvi


.:Note:.


Attenzione il gioco è stato testato su win 7 ultimate 64bit e controllato con avast free



[SIZE=10]Fino a 50 MB/s H24

fino ai primi 20 completati poi stacco




[SIZE=7] SE NON TI PIACE IL GIOCO RIMANI IN SEED ALMENO IN RAPPORTO 1:1 GRAZIE


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