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Description

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Titolo originale: The party

Nazionalità: USA

Anno: 1968

Genere: Commedia

Durata: 99 minuti



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Soggetto: Blake Edwards

Sceneggiatura: Blake Edwards

Montaggio: Ralph Winters

Musiche: Henry Mancini

Fotografia: Lucien Ballard

Scenografia: Fernando Carrere

Costumi: Jack Bear

Produttore: Blake Edwards,Ken Wales

Produzione: The Mirisch Corporation

Distribuzione: United Artists

Data di uscita:agosto 1968 (al cinema)



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Hrundi V. Bakshi, un attore indiano che fa la comparsa a Hollywood in un film in costume, rovina le riprese a causa della propria goffaggine. Il regista telefona quindi al produttore per far cacciare Bakshi dagli studios, ma questi per errore lo inserisce nella lista degli invitati che parteciperanno a un party nella propria villa.

Durante la festa si susseguono le situazioni più strane, con esilaranti gag che coinvolgono Bakshi, gli invitati e il personale di servizio, causa anche l'improbabile arredamento della casa, che comprende un bancone da bar semovente che sparisce nel muro e un ruscello che attraversa il salone principale.

Durante la festa Bakshi conosce Michèle Monet, una graziosa cantante francese che è stata accompagnata alla festa proprio dal regista che ha ordinato il licenziamento di Bakshi.

Bakshi e Michèle simpatizzano e trovano un'intesa, finendo per rovinare completamente la festa del produttore quando la figlia di quest'ultimo introduce nella villa un piccolo elefante, riempiendo la casa di schiuma nel tentativo di lavare scritte hippy e di contestazione dal dorso dell'animale.




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Se amate la comicità dell'ispettore Clouseau, le atmosfere anni Sessanta e i drink, siete invitati a questo esilarante Party.

Peter Sellers, con il suo indimenticabile colorito indiano, veste qui i panni di Hrundi V. Bakshi, ingenua e sbadata comparsa indiana sul set di un film di Hollywood. Dopo avere inavvertitamente fatto esplodere il set prima del ciak del regista, il buffo ometto si ritrova per errore invitato in una lussuosa villa al party del produttore del film. Qui il sobrio ma imbranato indiano combinerà un guaio dopo l'altro, aiutato in questo crescente caos, da una galleria di personaggi "etilici", su tutti il cameriere Levinson, che dopo essersi scolato tutti i drink rifiutati dall'integerrimo Bakshi, finisce per servire l'insalata con le mani e pomiciare placidamente con una bionda altrettanto ubriaca, mentre alle loro spalle la villa è un delirio di schiuma ed elefanti hippie.

Senza dubbio il miglior prodotto della fertile e travagliata coppia Sellers-Edwards, Hollywood Party è una sorta di film-happening, improvvisato dagli interpreti a partire da un esile quadernino di sceneggiatura di dodici pagine. Ogni attore, Sellers in testa (memorabile il suo "birdy birdy gnam gnam"), costruì il suo personaggio giorno per giorno sul set, connotandolo con manie, tic e gesti buffi, semplici quanto geniali (si dice non si sia mai riso tanto sul set di un film...).

In questa fiera delle vanità senza vie di fuga (tutto si svolge nella villa, a eccezione del prologo iniziale), evidente metafora dell'effimero mondo dello spettacolo, l'umile, spontaneo Bakshi si aggira goffo e spaesato come Charlot: esita, si scusa, sorride, perde una scarpa in piscina, fa schizzare un pollo in testa a una elegante signora (forse una delle scene più citate della storia del cinema), e si innamora anche. Con la tenerezza disarmante, la vulnerabilità e la malinconia tipica dei personaggi edwardsiani, l'indiano troverà così la rivincita alla sua emarginazione (sociale, razziale ed emotiva) nell'adorabile cantante francese Michèle, ma solo dopo un continuo e crescente susseguirsi di gag indimenticabili che hanno fatto la storia della slapstick comedy. Il tutto accompagnato dalle musiche del fido Henry Mancini e dalla consueta eleganza dell'Edwards migliore, quello di Colazione da Tiffany, che qui porta alle estreme conseguenze il bizzarro party nell'appartamento di Holly Golightly, toccando vette di comicità surreale nel catartico, catastrofico delirio finale.




La frase: Hrundi V. Bakshi (Peter Sellers) : Lei parla indostano? No? Non si è perso niente!



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va tutto bene ma l'audio a una ventina di minuti dalla fine (poco dopo che lui cade in piscina) l'audio va fuori sincronia