Sposero' Simon Le Bon 1986 PDTV (Iris) -Phantom.aviseeders: 0
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Sposero' Simon Le Bon 1986 PDTV (Iris) -Phantom.avi (Size: 1.37 GB)
Description
Spaccato dei paninari anni 80.
Tre liceali del Berchet di Milano si fanno corteggiare dai coetanei e corteggiano il gruppo pop inglese dei Duran Duran. Quando Dee Jay Tv trasmetteva su Italia uno... Bei tempi Sposerò Simon Le Bon è un film del 1986 diretto dal regista Carlo Cotti. È tratto dall'omonimo romanzo di Clizia Gurrado, pubblicato nell’ottobre del 1985, che narra la storia della sedicenne Clizia, una fan sfegatata dei Duran Duran e in particolare del suo leader Simon LeBon; il cantante non appare mai di persona nella pellicola, piuttosto vengono mostrati numerosi spezzoni di vere interviste e videoclip. Trama Milano, anni ottanta. Clizia è un'adolescente che sogna ad occhi aperti di sposare il suo idolo musicale, il cantante Simon Le Bon del gruppo Duran Duran. Tutta la sua vita ruota attorno a questa passione, che condivide con l'amica del cuore e compagna di classe Rossana Invernizzi, che invece predilige il bassista del gruppo, John Taylor. La vita di Clizia è quella di una tipica ragazza di buona famiglia con tutti i suoi alti e bassi: vive con i genitori (il padre è giornalista, la madre casalinga) e il fratello Gipo, che è un fan altrettanto scatenato di Madonna, nonché tifoso appassionato dell'Inter. Clizia ha avuto una breve relazione con il compagno Cody, e si trova al centro delle attenzioni di Alex, un affascinante ragazzo più grande che tenta in tutti i modi di conquistarla. Cody, dal suo canto, sta con la compagna di banco di Clizia, Elena, ma nemmeno quest'ultima liaison sembra essere felice. Ad un certo punto Elena crede di essere rimasta incinta di Cody, il quale si dimostra immaturo e poco interessato delle condizioni della fidanzata; quindi, Elena, Clizia e Rossana si coalizzano mettendo in scena una finta gravidanza, allo scopo di punire ed estorcere al giovane del denaro per comprare i dischi del gruppo preferito. Il profitto scolastico di Clizia è sufficiente, ma quello di Rossana sembra essere appena mediocre; l'amica è sempre un gradino sotto la protagonista: se Clizia viene dipinta come una ragazza affabile, molto carina e corteggiata, con una famiglia aperta, unita e comunque tollerante nei confronti della sua strabordante passione, Rossana non ha le stesse sorti. Di lei non si vede l'ombra di un ammiratore; si distingue però per l'atteggiamento aggressivo e poco femminile e la si vede alle prese con la separazione dei genitori, durante un tragicomico pranzo con la madre e del nuovo compagno di quest'ultima interrotto da un'apparizione televisiva dei Duran Duran. Le due ragazze, comunque, risultano essere complementari sia nel carattere che nelle passioni, e questa complementarità fa da sfondo a tipiche situazioni adolescenziali come le interrogazioni andate male, i pomeriggi di fronte alla TV a seguire i propri idoli, i sogni ad occhi aperti, i primi problemi di cuore e i piccoli conflitti familiari. Ad un certo punto, Clizia viene a sapere che i Duran Duran parteciperanno al Festival di Sanremo come ospiti e non ci pensa su due volte: ruba il tesserino da giornalista di suo padre e, insieme a Rossana, scappa di casa alla volta della riviera ligure, per realizzare finalmente il sogno di conoscere il suo amato. Non riesce nell'intento, ma in compenso torna a Milano insieme ad Alex, finalmente pronta ad iniziare una storia con lui. L'ultima parte del film è un flash-forward in cui la stessa Clizia, come voce narrante esterna, racconta quello che sarà l'immediato futuro dei protagonisti dopo due anni dagli ultimi eventi: lei stessa continua felicemente la storia con Alex, Elena e Cody si sposano (lei era incinta per davvero), Rossana diventa giornalista allo scopo di continuare ad inseguire i Duran, e Gipo inizia a dedicarsi al sesso femminile, e lo vediamo alle prese con delle ragazze più grandi di lui. Il film nella cultura e nel costume degli anni ottanta [modifica]Nonostante non sia un film che si è distinto per la sua trama, o per i suoi risultati di pubblico, Sposerò Simon Le Bon rimane un divertente teen-movie tutto italiano che ha contribuito a raccontare, e di conseguenza a mantenerne vivo il ricordo, il clima che si respirava nella Milano degli anni ottanta, gli anni dei paninari. Clizia e i suoi amici sono perfettamente inquadrati nelle mode del tempo: indossano coloratissimi piumini Moncler (Clizia rosso, Rossana verde, Gipo blu e Cody giallo), ai piedi gli immancabili e costosi mocassini Timberland. Come realmente accadeva in quegli anni, Gipo è vittima dei soprusi di una banda dedita ai furti di questo particolare tipo di scarpe per ben due volte, al punto che la madre minaccia di non comprargliene più altre paia. Le ragazze usano tracolle Naj Oleari mentre i ragazzi degli zaini Invicta. I jeans che vanno per la maggiore sono i classici Levi's e la moto di Alex è una rombante Cagiva. Tutti i ragazzi passano il tempo libero consumando veloci pasti in stile americano al fast food, abitudine che iniziava allora ad affacciarsi nella vita degli italiani. Anche il gergo usato dai protagonisti è allineato con le tipiche parlate paninare. Non mancano i termini dispregiativi come "truzzo","pollo" o "gallina" e i superlativi come "fico", "ganzo" o "fichissimo". Il film (le esterne furono girate a Milano, mentre le interne a Roma), offre anche un gustoso spaccato dei luoghi di culto per un'intera generazione di giovani meneghini. Numerose infatti sono le scene girate in piazza Duomo e San Babila, presso il negozio di musica Messaggerie Musicali in corso Vittorio Emanuele e presso il fast food Burghy. La scuola frequentata dal gruppo di protagonisti è il liceo Berchet. Sharing Widget |