Ultraman Max S01e21-40 Satrip - XviD - Jap Mp3 - Sub Eng

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Ultraman Max S01e21-40 Satrip - XviD - Jap Mp3 - Sub Eng (Size: 3.96 GB)
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Description

ULTRAMAN MAX STAGIONE 1
EPISODI 21-40






SCHEDA TECNICA

Titolo: Ultraman Max
Titolo originale: Urutoraman Makkusu
Genere: Sci-Fi, Fantasy
Episodi: 40
Durata episodio: 24 minuti circa
Creatore: Yagi Takeshi, Tsuburaya Productions
Regia: Shusuke Kaneko, Hirochika Muraishi, Kengo Kaji, Futoshi Sato, Takeshi Yagi, Takashi Miike, Hideaki Murakami, Akio Jissoji, Hiroaki Tochihara, Toshiyuki Takano, Toshihiro Iijima, Kenji Suzuki
Attori: Shishido Kai, Ogawa Nobuyuki, Hasebe Gitomi, Nichols Sean, Hikari Mitsushima, Aoyama Sota, Kurobe Susumu, Sakurai Hiroko
Anno: 2005 - 2006

TRAMA

La serie di ultraman nasce nelo 1967 e narra la storia di Hayata Shin un membro della Scienze Patrol che durante la pattuglia viene colpito da una sfera. Questa sfera contiene il mostro Bemular che stava fuggendo da Ultraman un guerriero della Galassia M78,Ultraman sentendosi in colpa per quello che era accadudo si fonde ad Hayata che grazie alla capsula beta poteva tramutarsi nel possente eroe. La serie dura 39 episodi e alla fine Ultraman viene sconfitto dall'alieno Zetton e mentre il mostro viene sconfintto da un'arma terrestre Ultraman e Hayata vengono separati dall'arrivo di Zoffy, un altro ultraman fratello maggiore del protagonista della serie. A partire da questo momento ci saranno diverse serie fino agli anni 90 in cui nuovi esserei appartenenti alla Nebulosa M78 vengono in aiuto delle persone,negli anni 90 vengono prodotte 2 serie "ultraman Great" e "Ultraman Powered",la prima in prodotta nel sud dell' Australia e la seconda è una coproduzione americana e sono slegate dalle serie precedenti,durante gli anni 90 vendono create altre 3 nuove serie sempre slegate dall'universo principale,le serie "Ultraman Tiga"(serie trasmessa anche in America) e il seguito "Ultraman Dyna" ,e 1 con riferimenti a quelle degli anni 80 ovvero "Ultraman Neos" (anche se in realtà a parte Ultraman Zoffy gli altri 2 protagonisti nulla hanno a che vedere con gli altri non essendo mai comparsi con i precedenti)segue"Ultraman Gaia" anch'essa slegata dalle serie degli anni 80 e anche dalle altre 2 precedenti e si continua di questo passo con le successive "Ultraman Cosmos" e "Ultraman Nexus",queste serie hanno comunque in comune il fatto che i vari ultramen posso cmabiare il loro colore per combattere con nuovo capacità e poteri,in "Ultraman Nexus"comunque viene cambiano anche gli ospiti. L'ultima serie slegata è "ultraman Max" ma che riporta richiami alle vecchie serie con mostri visti negli anni 70/80(tra l'altro Max e una fusione degli stili Ultraman e Ultraseven),si ritorna alla prima linea temporale con "Ultraman Mebius" in cui si introduce il cambio di costume durante le battaglie e poi è nata una nuova serie non legata alle serie storiche ovvero (Ultraseven X).

RECENSIONE EPISODI 15 E 16

Nel 2005, tra Yokai Daisenso e il torrido episodio per i Masters of Horror, Imprint, Miike si imbatte nell’avventura Ultraman. Ultraman è probabilmente la più longeva serie televisiva (e di riflesso cinematografica) sci-fi della storia, nata nel 1966 e proseguita fino ad oggi per ben 22 serie e un numero enorme di film e speciali. Ultraman Max, trasmessa nel 2005 per un totale di 40 episodi è una sorta di remake ultrapop della prima serie, assolutamente riuscita e perfetta iterazione tra effetti classici e digitali. Per l’occasione sono stati chiamati a dirigere gli episodi alcuni grandi nomi del cinema giapponese tra cui Kaneko Shusuke (Death Note, Azumi 2, Pyrokinesis), Jissoji Akio (Murder on D Street), già regista di alcuni episodi allucinati della prima serie e –appunto- Miike Takashi. La serie in sé è ingenuamente entusiasmante, un vero fan service per gli amanti di Ultraman e di tutto ciò che è stato l’animazione e l’iconografia in stile manga nei decenni, follemente colorata e pop, piena di citazioni e ospiti provenienti dalle precedenti serie (sia umani che mostruosi). L’arrivo di Miike nel quindicesimo episodio si fa notare; i toni si spengono, il clima si stempera, e tutto si fa più cupo e “magico”. La riflessione portata da Miike è simile a quella introdotta alla serie da Jissoji nel ’66, ovvero una maturazione di tematiche, un senso di cupezza più accentuato e l’introduzione di un filtro, ovvero il bambino. La figura del bambino (ottimo mezzo di identificazione per i coetanei a cui basilarmente è indirizzata la serie) viene spesso utilizzata nel tokusatsu ma solitamente in maniera patetica e “semplicistica”. Una piccola rivoluzione l’aveva appunto introdotta Jissoji nei propri episodi, nostalgici e “magici”, di vent’anni precedenti allo splendido cinema hollywoodiano della meraviglia per ragazzi degli anni ’80. Miike riparte da lì. Al contempo spegne la fotografia brillante e aggiunge colori come il nero, il blu scuro e stilizza le scenografie. Il risultato visivo è simile –fatti i debiti paragoni- al Box di Three…Extremes e a Big Bang Love, ovviamente più leggeri e semplici. L’ennesimo mostro piomba dallo spazio sulla terra. Inizialmente è solo una bolla gigante bianca e candida, inoffensiva, posata su un terreno. Miike introduce un altro elemento comune a Jissoji, che crea spessore e riflessione, ovvero una critica alla Dash, l’associazione di difesa protagonista della serie il cui compito è abbattere le creature invasori sempre e comunque. Più volte, infatti, nel corso della serie si pongono quesiti morali sull’abbattimento di creature a volte inoffensive fino al climax della puntata della prima serie (la numero 35, sempre di Jissoji) in cui si ipotizza un cimitero intergalattico e un kaiju fantasma. La Dash, infatti, bombarda la bolla e da essa emerge Ifu, un imbattibile creatura dotata del potere di mimare automaticamente gli attacchi ricevuti e di mutare forma a seconda dell’attacco (o semplice stimolo sensoriale) subìto. Così ad ogni missile ricevuto la creatura risponderà a suon di missili organici, abbatterà Ultraman Max e utilizzerà i suoi poteri per radere al suolo la città in una sequenza apocalittica di innegabile efficacia. Quando il destino della terra sembrerà spacciato e la Dash si rivelerà impotente, sarà una bambina disperata ad avvicinarsi al mostro suonando uno strumento a fiato, in mezzo alle rovine della città in fiamme. La creatura allora muterà in un surreale strumento musicale organico e sarà accompagnata in cielo da Ultraman Max. Ha poco senso valutare questo episodio in sé, ovvio che vada contestualizzato all’interno della serie. E ragionando in questo modo, Miracle of the Third Planet si rivela come un oggetto straordinario e uno degli episodi più memorabili dell’intera serie. L’episodio successivo, il sedicesimo, porterà di nuovo la firma di Miike Takashi e si intitolerà Who am I?. Imperdibili per i completisti.

Dopo Miracle of the Third Planet, anche l’episodio numero sedici della serie Ultraman Max è diretto dal regista Miike Takashi. Arrivato a questo punto della propria carriera il regista può prendersi la libertà anche di dirigere un paio di episodi televisivi da 24 minuti l’uno di una delle serie più famose della storia (per ulteriori spiegazioni in merito vedi la recensione del precedente episodio). Gli elementi personali portati dal regista producono due frammenti che si ritagliano uno spazio vistoso e fondamentale all’interno della serie con un approccio –come già accennato- simile a quello scelto dal collega Jissoji Akio per le puntate da lui dirette nella prima serie del 1966. Se nell’episodio 15 Miike virava l’estetica pop sbarazzina della serie in visione cupa e apocalittica pervasa di poesia nostalgica e infantile, questa volta cerca di focalizzare l’attenzione sulla sua vena più comica e paranoica e riesce a farlo con classe ed energia. Al contempo cerca di sfruttare al meglio uno dei personaggi meno utilizzati tra i protagonisti ovvero Elly (Mitsushima Hikari, che sul finale della puntata addirittura piangerà), la segretaria robot della Dash, l’ufficio di difesa dalle creature giganti che attentano alla sicurezza mondiale. La scelta di focalizzarsi su di lei è abbastanza logica visto che è l’unica creatura non biologica della serie e quindi l’unica a non rimanere vittima dei poteri della creature di turno. Miike, infatti, ipotizza la caduta di tre meteore sulla terra dalle quali emergono altrettante creature sferiformi dalle caratteristiche feline capaci di procurare amnesie e totale perdita di memoria in tutti gli esseri viventi situati entro un certo raggio; cadranno così sotto i loro poteri, animali, esseri umani e lo stesso Ultraman Max; il tutto procurerà effetti esilaranti, con tanto di membri della Dash incapaci di pilotare i propri veicoli e l’”ultra uomo” smemorato che tenta le giuste posizioni per trasformarsi prima (e ci riuscirà per puro caso) e per emettere i propri colpi poi. Il tutto però avrà esiti euforici e ogni evento sarà dettato dal puro caso o da reazioni del tutto involontarie; una navicella, la Dash Bird 2, colpirà un nemico solo quando il pilota ne perderà il controllo, successivamente verrà espulso dalla cabina di pilotaggio quando convinto di scagliare un missile premerà il tasto errato e infine si conficcherà per puro caso nella testa di una delle creature. Memorabile poi l’espressione imbarazzata e incredula di uno dei tre kaiju di fronte alla goffaggine e inoperatività di Ultraman Max. L’ironia è surreale e l’estetica è da puro manga, esplicitata soprattutto dalle espressioni e dalla resa dei tre miagolanti kaiju, Tama, Kuro e Mike, tre sfere organiche e tentacolari irte di spuntoni, dotate di un solo occhio e dal cui retro spuntano code e zampette da felino. L’”ultra uomo” sarà guidato nel combattimento dai consigli di Elly (memorabile quando per descrivergli di alzare la mano destra gli spiega che è quella che si usa per tenere la ciotola durante i pasti e Ultraman per capire mima il gesto di mangiare) e finirà per scoprire anche un nuovo super potere grazie al quale sconfigge il trio di “cattivi”. Proiettato a dei festival statunitensi, il nome dei tre nemici è stato ribattezzato Flopsy, Mopsy e Blackie, nomi buffi ma privi di grosso significato; in realtà il nome originale ha alcune sfumature in più; Tama e Kuro in giapponese sono nomi comuni per definire un gatto mentre Mike…. bhè, mi sembra un giochino più che evidente. Va notato come questi due episodi abbiano in un certo senso creato un precedente e influenzato i successivi registi e sceneggiatori della serie; infatti dopo Miike essa subisce un’impennata di follia e delirio sullo stile proprio di Who Am I? donando un’estrema varietà e piacere all’intera opera. Il tutto fino all’avvento delle puntate dirette da Jissoji, tra cui Butterfly Dream, che è un gioiello assoluto e probabilmente, insieme a Dai-Nipponjin (Big Man Japan), la pagina cinematografica più importante mai scritta sui super eroi.


SCREENSHOTS




EPISODI

1. Ultraman Max Arrives! (ウルトラマンマックス誕生!, Urutoraman Makkusu Tanjō)
2. The Girl Who Keeps a Monster (怪獣を飼う女, Kaijū o Kau On'na)
3. Proof of a Brave Man (勇士の証明, Yūshi no Shōmei)
4. Infinite Invaders (無限の侵略者, Mugen no Shinryakusha)
5. Appears, Monster Island! (出現、怪獣島!, Shutsugen, Kaijūtō!)
6. Bombing, 5 Seconds Before (爆撃、5秒前, Bakugeki, Gobyō Mae)
7. Destructor of the Star (星の破壊者, Hoshi no Hakaisha)
8. DASH Annihilated!? (DASH 壊滅!?, Dasshu Kaimetsu!?)
9. Dragon Lover (龍の恋人, Ryū no Koibito)
10. Young DASH (少年DASH, Shōnen Dasshu)
11. Prophecy of Baradhi (バラージの予言, Barāji no Yogen)
12. Pursuit at Supersonic Speed (超音速の追撃, Chō Onsoku no Tsuigeki)
13. Daughter of Zetton (ゼットンの娘, Zetton no Musume)
14. I Love King Joe (恋するキングジョー, Koi Suru Kingu Jō)
15. Miracle of the Third Planet (第三番惑星の奇跡, Dai Sanban Wakusei no Kiseki)
16. Who am I? (わたしはだあれ?, Watashi wa Daare?)
17. Ice Beauty (氷の美女, Kōri no Bijo)
18. Bright World (アカルイセカイ, Akarui Sekai)
19. Person Coming from the Door (扉より来たる者, Tobira yori Kitaru Mono)
20. Drifting Monster (怪獣漂流, Kaijū Hyōryū)
21. Challenge from Underground (地底からの挑戦, Chitei kara no Chōsen)
22. Butterfly Dream (胡蝶の夢, Kochō no Yume)
23. Youth Again (甦れ青春, Yomigaere Seishun)
24. The Untargeted Town (ç‹™われない街, Nerawarenai Machi)
25. A Distant Friend (遥かなる友人, Haruka Naru Yūjin)
26. Elly of Christmas (クリスマスのエリー, Kurisumasu no Erī)
27. The Taken Max Spark (奪われたマックススパーク, Ubawareta Makkusu Supāku)
28. Attack of the Evil (邪悪襲来, Jaaku Shūrai)
29. Why do Monsters Appear (怪獣は何故現れるのか, Kaijū wa Naze Arawareru Noka)
30. Courage is from the Heart (勇気を胸に, Yūki o Mune ni)
31. Burn! Earth!! (燃えつきろ! 地球!!, Moe Tsukiro! Chikyū!)
32. Elly Destruction Directive (エリー破壊指令, Erī Hakai Shirei)
33. Welcome! To the Earth: Part 1: The Science of the Planet Baltan (ようこそ! 地球へ 前篇 バルタン星の科学, Yōkoso! Chikyū e Zenpen Barutan Sei no Kagaku)
34. Welcome! To the Earth: Part 2: Farewell! Alien Baltan (ようこそ! 地球へ 後篇 さらば!バルタン星人, Yōkoso! Chikyū e Kōhen Saraba! Barutan Seijin)
35. Adam and Eve of M32 Nebula (M32星雲のアダムとイブ, Emu Sanjūni Seiun no Adamu to Ibu)
36. Alternate Dimension World (イジゲンセカイ, Ijigen Sekai)
37. Constellation Thief (星座泥棒, Seiza Dorobō)
38. Prelude to Ground Annihilation (地上壊滅の序曲, Chijō Kaimetsu no Jokyoku)
39. Hold On To! Future (つかみとれ! 未来, Tsukami Tore! Mirai)
40. Special Finale -To the Ultra Future- (スペシャルフィナーレ ~ウルトラの未来へ~, Supesharu Fināre -Urutora no Mirai e)


SCHEDA TECNICA

[ Info sul file ]

Nome: Ultraman Max 01.avi
Data: 21/09/2010 16:21:09
Dimensione: 242,007,648 bytes (230.796 MB)

[ Info generiche ]

Durata: 00:24:05 (1445.078411 s)
Tipo di contenitore: AVI
Streams totali: 2
Tipo stream n. 0: video
Tipo stream n. 1: audio
Audio streams: 1
JUNK: Avidemux

[ Dati rilevanti ]

Risoluzione: 640 x 480
Larghezza: multipla di 32
Altezza: multipla di 32

[ Traccia video ]

FourCC: XVID/XVID
Risoluzione: 640 x 480
Frame aspect ratio: 4:3 = 1.333333
Pixel aspect ratio: 1:1 = 1
Display aspect ratio: 4:3 = 1.333333
Framerate: 29.97 fps
Frames totali: 43309
Stream size: 216,777,865 bytes
Bitrate: 1200.089148 kbps
Qf: 0.130348
Key frames: 466 (0; 95; 96; 302; 345; ... 43239)
Null frames: 0
Min key int: 1
Max key int: 250
Key int medio: 92.937768
Ritardo: 0 ms

[ Traccia audio ]

Audio tag: 0x55 (MP3)
Bitrate (contenitore): 128 kbps CBR
Canali (contenitore): 2
Frequenza (contenitore): 48000 Hz
Chunks: 43308
Stream size: 23,121,024 bytes
Preload: 0 ms
Max A/V diff: 21 ms
Tipo: MPEG-1 Layer III
Chunk-aligned: Sì
Emphasis: none
Mode: stereo
Ritardo: 0 ms

[ Info sulla codifica MPEG4 ]

User data: FFmpeg0.4.8b4684
QPel: No
GMC: No
Interlaced: No
Aspect ratio: Square pixels
Quant type: H.263

[ Profile compliancy ]

Profilo da testare: MTK PAL 6000
Risoluzione: Ok
Framerate: Ok
Avvertenza: Se vuoi un rapporto più completo e preciso clicca su "Analisi DRF"

Rapporto generato da AVInaptic (18-11-2007) in data 25 set 2010, h 18:19:42

Note: Velocità e orari di band

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2011-01-18 12:38