Wikiradio 077 - Mario Maffi - Malcom X - 21-02-2012.mp3

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Wikiradio 077 - Mario Maffi - Malcolm X [Mp3 Ita] [TNTvillage]



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Wikiradio

Anno: dal 2011

Genere: Cultura

Durata: LUN - VEN 14.00 - 14.30

Rete: Radio 3

A cura di Federica Barozzi

con Giancarlo Mancini, Clementina Palladini e Lorenzo Pavolini

Le musiche sono scelte dalla redazione di Musicatre



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Wikiradio costruisce giorno per giorno una sorta di almanacco di cose notevoli ed utili da sapere per orientarsi nella nostra modernità. Ogni puntata racconta un evento accaduto proprio nel giorno in cui va in onda, intrecciando il passato con il presente, la memoria storica con ciò che oggi essa significa per noi.

Dalla storia all'economia, dal cinema alla scienza, la letteratura, il teatro, le arti visive, la musica, i grandi momenti che hanno segnato un punto di svolta raccontati da esperti, studiosi, critici, con spezzoni di repertorio, sequenze cinematografiche, brani musicali, in un articolato mosaico che vuole restituire agli ascoltatori tutti i significati possibili di un avvenimento.

Il nome ricorda volutamente Wikipedia, infatti il programma auspica di creare una libera enciclopedia di voci narranti.



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21-02-2012



MARIO MAFFI



racconta



MALCOLM X



Malcolm X nacque a Omaha, in Nebraska, figlio di Earl e Louise Little. Suo padre era un predicatore battista e sostenitore di Marcus Garvey. Morì nel 1931, ufficialmente dopo essere stato investito da un tram; tuttavia, nella sua autobiografia, Malcom X sostenne che il padre venne assassinato da un gruppo di sostenitori della "supremazia bianca", paradossalmente denominato Black Legion (Legione Nera).

Il 12 gennaio 1946, all'età di 20 anni, Malcolm fu arrestato e condannato a dieci anni con l'accusa di violazione di domicilio, possesso illegale di armi da fuoco e furto. Alla Charlestown State Prison si guadagnò il soprannome di Satana per il suo continuo bestemmiare URLando al cielo, specialmente contro Dio e la Bibbia.

Nel 1948, mentre era in carcere, Malcolm ricevette una lettera dal fratello Reginald che gli chiedeva di unirsi alla Nation of Islam (NOI). La NOI si autodefiniva una "setta islamica militante". La sua tesi centrale era che la maggior parte degli schiavi africani erano musulmani prima di venire catturati e che quindi i neri avrebbero dovuto riconvertirsi all'Islam. La NOI era inoltre un gruppo "nazionalista nero", ossia auspicava la creazione di una nazione nera separata all'interno degli Stati Uniti. I membri della NOI consideravano i bianchi, gli ebrei e gli anglosassoni, dei "subumani".

Malcolm fu affascinato dagli insegnamenti del capofila della NOI, Elijah Muhammad. Con l'aiuto della sorella, riuscì a ottenere il trasferimento in una colonia penale a Norfolk dove aveva maggiore libertà; divenne un avido lettore e cercò nella storia e nella filosofia argomenti a favore delle teorie della NOI. Per arricchire la propria cultura e migliorare la propria grafia, arrivò a trascrivere a mano un intero dizionario; quindi, iniziò a corrispondere con Elijah Muhammad quotidianamente. Alla fine, Malcolm X fu rilasciato sulla parola, il 7 agosto 1952.

Appena uscito di prigione, Malcolm X si recò da Elijah Muhammad, a Chicago. Fu in questo periodo che ricevette il cognome "X" per simboleggiare il rifiuto del suo "cognome da schiavo" e l'assenza di un vero cognome africano-musulmano.

La sua predicazione portò moltissimi proseliti alla NOI; tra i più celebri si ricorda Cassius Clay che proprio aderendo alla NOI decise di cambiare il proprio nome in Muhammad Ali. Ben presto Malcolm X divenne il numero due del movimento e il braccio destro di Elijah Muhammad.

Il 13 aprile del 1964, Malcolm lasciò gli Stati Uniti per recarsi in viaggio prima in Egitto e poi a Jeddah, in Arabia Saudita. Non essendo in grado di parlare arabo, e avendo un passaporto statunitense, ebbe qualche difficoltà a entrare nel paese; tuttavia, grazie all'intervento della stessa famiglia reale saudita, riuscì alla fine a completare il suo pellegrinaggio. Durante questa esperienza religiosa, arrivò per la prima volta a concepire l'Islam come una religione capace di abbattere qualsiasi barriera razziale. Il 21 maggio 1964, Malcolm X tornò negli Stati Uniti come sunnita, col nuovo nome El-Hajj Malik El-Shabazz. Durante un importante discorso indirizzato all'intera nazione, proclamò:

I diritti umani sono qualcosa che avete dalla nascita. I diritti umani vi sono dati da Dio. I diritti umani sono quelli che tutte le nazioni della Terra riconoscono.

In passato, è vero, ho condannato in modo generale tutti i bianchi. Non sarò mai più colpevole di questo errore; perché adesso so che alcuni bianchi sono davvero sinceri, che alcuni sono davvero capaci di essere fraterni con un nero. Il vero Islam mi ha mostrato che una condanna di tutti i bianchi è tanto sbagliata quanto la condanna di tutti i neri da parte dei bianchi.


Il 14 febbraio 1965, Malcolm e la sua famiglia sopravvissero a un attentato dinamitardo contro la loro abitazione. Una settimana dopo, il 21 febbraio, durante un discorso in pubblico a Manhattan, Malcolm fu ucciso, all'età di 39 anni, da sette colpi di arma da fuoco.

Ai funerali di Malcolm X, celebratisi il 27 febbraio 1965 ad Harlem, parteciparono oltre 1.500.000 persone.

Tre membri della Nation of Islam (N.O.I.) furono arrestati per il suo assassinio: Talmadge Hayer, Norman 3X Butler e Thomas 15X Johnson, e condannati per omicidio nel marzo del 1966, tuttavia il solo Hayer confessò le proprie responsabilità sull'omicidio, mentre in seguito vennero fatti altri nomi sui mandanti, tutti in seno alla Nation of Islam.

È probabile che Malcom X temesse da tempo per la propria vita. Nel 1964, la rivista Life aveva pubblicato una famosa fotografia di Malcolm X con una carabina in mano, intento a tirare la tenda della sua finestra per controllare fuori. La foto era accompagnata dalla scritta "con tutti i mezzi necessari", e si riferiva alle minacce di morte subite da Malcolm X e alla sua affermazione che "si sarebbe difeso" con un'arma.



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Malcolm X (1992) di Spike Lee



The Malcolm X song di iman Ashtani



Malcolm X di Earl Sixteen



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MARIO MAFFI insegna Cultura anglo-americana all’Università Statale di Milano. S’è occupato delle culture giovanili negli Stati Uniti negli anni ‘60, della società americana fra Guerra Civile e Prima guerra mondiale, di realismo letterario, di letteratura degli immigrati, di culture urbane e, più recentemente, di geografie culturali in ambito sia americano che inglese. Fra le sue numerose pubblicazioni, ricordiamo le più recenti: Nel mosaico della città.Differenze etniche e nuove culture in un quartiere di New York (Il Saggiatore, 2006), Tamigi. Storie di fiume (Il Saggiatore, 2008), Mississippi. Il Grande Fiume: un viaggio alle radici dell’America (Il Saggiatore, 2009), La cultura underground (Odoya, 2009), New York. Ritratto di una città (Odoya, 2010) e Londra. Ritratto di una città (Odoya, 2011).



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Audio Freq....: 48KHz

Audio Channels: Stereo



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