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[xvid-dvdrip.mp3-ita-eng]The Revenge of Frankenstein - La Vendetta Di Frankenstein (1958)[colombo-bt (Size: 741.99 MB)
Description
FILM INFORMATIONS:
Title:The Revenge of Frankenstein Country:Gran Bretagna Release data: 1958 Genre: Horror runtime: 89' Director:Terence Fisher --------------------------------- DATI FILM: Titolo: La Vendetta Di Frankenstein Titolo originale:The Revenge of Frankenstein Nazionalit?:Gran Bretagna Anno: 1958 Genere: Horror Durata: 89' Regia:Terence Fisher ----------------------------------- PLOT: This is the second movie Terence Fisher directed about Frankenstein. We watch Baron Frankenstein escaping from the guillotine and going to Germany. There, he names himself Dr. Stein and plans to restart his experiments by using parts of dead bodies... ------------------------------------ TRAMA: Condannato a morte, il barone Frankenstein pu? tornare ai suoi esperimenti grazie ad un prete che prende il suo posto; ma la sua nuova creatura rivela tendenze cannibalistiche... ------------------------------------ CAST: * Peter Cushing * Francis Matthews * Eunice Gayson * Michael Gwynn * John Welsh ---------------------------------- XVID INFORMATION: Size: 741 MB Runtime: 01:26:17 Video Codec: XviD Video Bitrate: 1068 kb/s Risoluzione: 640x384 (1.67:1) [=5:3] FPS (Frames/sec):25.000 QF (Frame quality): 0.174 bits/pixel Audio Codec ITA: Mp3 Audio Bitrate ITA: 60 kb/s, monophonic VBR Freq Audio ITA: 48000 Hz Audio Codec ENG: Mp3 Audio Bitrate ENG: 60 kb/s, monophonic VBR Freq Audio ENG: 48000 Hz ---------------------------------- COMMENTS: This is one of those horror films thats more thought provoking than scary and that was one of the best things about these films from Hammer studios. Story has Victor Frankenstein (Peter Cushing) being saved at the guillotine and popping up in Carlsbruch as Dr. Stein. The other doctors in the area are always talking about this mysterious doctor and one young doctor named Hans Kleve (Francis Matthews) discovers who he really is and wants to help him in his future experiments. They take the brain out of a deformed dwarf named Karl and put it into a body that was built by Dr. Stein and the operation seems to go well. Karl is healing well and responding to everything okay but he doesn't want to be a medical spectacle for everyone to gawk at so he convinces a woman named Margaret (Eunice Gayson) who works there to loosen his straps and he climbs out the window. One of the side effects of the transplant is cannibalism and he has a hunger for flesh. Also, Karls brain is telling him he is deformed so the rest of his body begins to change! This is one of the few films that Cushing made for Hammer studios that didn't have Christopher Lee in the cast as well. The sets look great as they always do and it really captures the look of what this part of Europe must have looked like back then. The best thing about this film is the story. After they transfer the brain from one body to another the brain tells the new body its deformed and it reminded me that this aspect of the Frankenstein story was dwelled on only rarely. There is some horrifying moments during this film but its really a science fiction story with the emphasis on science. Great atmosphere and solid performances add to this overlooked Frankenstein entry. Also, veteran character actor Lionel Jeffries plays a grave digger! Well worth a look. ------------------------------------- RECENSIONE: La Hammer ottenne un enorme successo con il precedente La Maschera di Farnkenstein (1957). Quel film aveva non solo riacceso l'interesse del pubblico per il genere ma aveva resuscitato il mito del Barone, ringiovanendone il concetto tramite l'uso della pellicola a colori, di una sgargiante fotografia e di una ricca scenografia. Non ultimo il coraggioso espediente del sangue e di scene visivamente forti che avevano attirato gli strali della censura ma anche frotte di spettatori al cinema. Dietro tutto questo c'era il regista Terence Fisher, lo sceneggiatore Jimmy Sangster e gli attori Peter Cushing e Christopher Lee i quali, ancora insieme in Dracula il vampiro (1958), sbancheranno i botteghini e consolideranno il successo della Hammer Films. La vendetta di Frankenstein, che fu girato subito dopo Dracula il vampiro, fu il primo di sei sequels e soprattutto rappresenta un raro caso di seguito qualitativamente pari al primo episodio (per alcuni anche superiore). Fra gli anni '30 e '40, la Universal diede vita a diversi seguiti derivati dal Frankenstein del 1931 ma questi film scorrevano tutti su un binario predeterminato in cui il discendente di turno del Barone dava vita ad un mostro che, dopo aver portato scompiglio, finiva distrutto (di solito in un incendio o in un'esplosione). La Hammer, invece, riusc? a mantenere un livello di creativit? superiore. Fra le molte varianti che hanno reinterpretato il mito del Barone tedesco, questa ? una delle pi? originali, in quanto nel finale, giocando con la comune confusione che si fa fra il Mostro e il suo creatore, lo sceneggiatore Sangster riusc? a far corrispondere l'uno all'altro. Ma su questo punto non aggiungo altro per non rovinare la sorpresa. La fondamentale diversit? fra i films della Universal e quelli della Hammer ? che a parit? di soggetto, gli uni hanno sempre incentrato la narrazione sul mostro e sul suo aspetto (tanto che il volto della creatura come inteso dalla Universal ? sotto perpetuo copyright), mentre gli altri hanno focalizzato l'interesse sul personaggio del dottore folle e la sua creatura ? diventata un personaggio secondario, passibile di avere differente aspetto e di essere interpretata da differenti attori. Ci? che ? sotteso a questi diversi punti di vista ? che per la Universal il mostro incarna l'orrore per la scienza che travalica i limiti divini, mentre il Frankenstein inglese genera orrore in quanto antitetico alla placidit? della classe borghese; ? un uomo che con la sua amoralit? e passione viscerale, scardina lo status quo, cosa che "far?" anche Dracula il vampiro (1958) ma con un accento marcato sul piano sessuale. Il Frankenstein della Hammer pu? forse essere considerato un rivoluzionario, quindi, ma non certo un "V" (... per Vendetta!), un eroe positivo che con atti estremi cerca di destabilizzare la stagnazione e l'ipocrisia della classe dominate. Il Barone interpretato magistralmente da Peter Cushing ? il primo ad essere un ipocrita opportunista che (e la cosa diventa palese in questo capitolo) si situa a met? di due classi sociali, borghesi e operai, e manipola entrambi. I ricchi gli garantiscono fama e soldi, e lui guarda ad essi con mal celata superiorit?, contemporaneamente, simulando un animo filantropico, cura pro bono i reietti solo perch? rappresentano un magazzino di organi. Non ? l'amore che interessa a Frankenstein, n? i soldi n?, in pratica, la fama ma solo i suoi esperimenti, la sua passione, i suoi risultati. Per realizzare queste cose, tutto pu? essere messo in discussione. A livello tecnico il film ? davvero notevole: la fotografia e le scenografie sono curatissime, i dialoghi non sono mai noiosi. Ottima la regia di Fisher che s'impegna anche in un lavoro di montaggio particolarmente dinamico. Il film, decisamente coraggioso per i tempi rispetto agli effetti speciali, dispensa arti mozzati e due divertentissimi bulbi oculari immersi in acqua che seguono gli stimoli visivi (anche se non si capisce come visto che mancano i muscoli oculomotori!). Unico neo, il film ? privo della presenza di un valido elemento femminile nel cast: Eunice Gayson che interpreta Margaret non ? di certo Hazel Court. La Vendetta di Frankenstein rimane un film per appasionati di horror anche se la qualit? con cui ? stato realizzato trascende il genere d'appartenenza. Da vedere. Sharing Widget |